Bagni di Petriolo: nuovi strumenti per la fruizione dell’area. Dall’archeodromo al plastico, passando per la cartellonista, il grande progetto di riqualificazione dell’area dei Bagni di Petriolo si arricchisce di nuovi strumenti esplicativi e divulgativi.
Il decennale impegno per la riscoperta ed il restauro del complesso fortificato dei Bagni di Petriolo, raro gioiello storico termale incastonato tra le province di Siena e Grosseto, si arricchisce di nuove dotazioni volte all’accoglienza dei visitatori. L’area, oggetto di un ambizioso progetto di recupero promosso da Italia Nostra e UnipolSai, implementa le sue dotazioni infrastrutturali, che proiettano il sito verso il futuro di accoglienza per i visitatori.
Il sito in miniatura: la chiave di lettura architettonica
Al centro dell’attività di valorizzazione si colloca la realizzazione del plastico di legno, un’opera di alta precisione curata dal Laboratorio Modelli del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze. Questo strumento non è un semplice oggetto espositivo, ma una vera e propria chiave di lettura per i visitatori. Grazie al modello, sarà possibile comprendere in un colpo d’occhio la complessa conformazione dell’antico stabilimento termale fortificato, dalla locanda alle vasche, fino al sistema di fortificazione. È la dimostrazione di come la ricerca universitaria possa tradursi in un efficace strumento di divulgazione culturale.
L’archeodromo: la storia si fa esperienza
L’intervento più significativo in ottica esperienziale è senza dubbio la nascita dell’archeodromo. Realizzato da Artes Mechanicae di Firenze, il progetto ha messo in rete il sapere artigiano locale, coinvolgendo la Falegnameria B.R. dei fratelli Bonaccini di Montevarchi e le Officine fratelli Ghiori di Terranuova Bracciolini.
L’archeodromo rappresenta un’area di ricostruzione e sperimentazione archeologica che permetterà ai visitatori, in particolare alle scolaresche, di toccare con mano le tecniche costruttive e la vita quotidiana del passato. Questo nuovo spazio si integra perfettamente con la vocazione del sito a diventare un polo museale.
Una segnaletica nuova di zecca
A completare le operazioni di installazione, l’apposizione della cartellonistica esterna, essenziale per guidare i flussi e contestualizzare gli spazi, fornendo le prime nozioni storiche e indicazioni pratiche.
Questi interventi segnano un passaggio fondamentale per i Bagni di Petriolo: dal mero recupero strutturale, il progetto vira decisamente verso l’accoglienza qualificata e la rigenerazione territoriale, un processo che, come sottolineato da Italia Nostra, include la formazione di giovani del luogo per mansioni di accoglienza, offrendo una visione concreta di un nuovo futuro per questo bene dimenticato, ma ora destinato a rinascere.

