Italia Nostra, che da tempo si occupa anche della difesa e della tutela del patrimonio librario antico, oggi preda di un fiorente mercato, e nella totale assenza di controlli da parte delle Soprintendenze librarie oramai da tempo regionalizzate, aderisce alla petizione per la Biblioteca Nazionale dei Girolamini a Napoli
Al ministro per i Beni e le attività culturali, prof. Lorenzo Ornaghi
Signor Ministro,
Le scriviamo a proposito dello stranissimo e increscioso affare che riguarda l’attuale direzione della Biblioteca Nazionale dei Girolamini a Napoli, una delle biblioteche storiche più gloriose d’Italia, nata dalla passione culturale della congregazione di San Filippo Neri. Per volontà di Giovan Battista Vico, in essa confluirono i libri di Giuseppe Valletta: pegno vivo di una stagione in cui Napoli era un crocevia del pensiero filosofico europeo e vera capitale della Respublica literaria universale.
Dopo le enormi perdite e trasformazioni di altri fondi librari avutesi nell’Ottocento, Napoli possiede ormai quest’unico esempio particolare di biblioteca pubblica di origine preunitaria, magnificamente coerente nell’architettura e nelle raccolte in essa ospitate: un organismo che un tempo si affiancava perfettamente alle biblioteche universitarie e alla Nazionale, così come avveniva e avviene in altre antiche capitali italiane, dove però le analoghe biblioteche di origine conventuale, principesca o erudita sono state meno decimate, e svolgono tuttora una funzione preziosissima (si pensi all’Angelica, alla Casanatense, alla Corsiniana e alla Vallicelliana di Roma, o alla Laurenziana, alla Marucelliana e alla Moreniana di Firenze).
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Rassegna stampa
Nuove regole per i Girolamini di Titti Beneduce (21.04.2012)
In 500: Ornaghi dimetta De Caro di Tomaso Montanari (13.04.2012)
I libri spariti della Biblioteca di Vico di Gian Antonio Stella (17.04.2012)
Girolamini vizi e virtù all’ombra dei tesori di Guido Donatoni (9.05.2012)
“Napoli. Gli intellettuali tacciono, Italia Nostra denuncia” di Guido Donatoni (27.05.2012)