Italia Nostra

Data: 29 Febbraio 2012

Bocciato impianto Poggio Tre Vescovi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Bocciato definitivamente l’impianto di Poggio Tre Vescovi dal Consiglio dei Ministri; prima era stato bocciato da Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, dal MIBAC e della provincia di Arezzo, ma col parere favorevole dei soli Comuni e delle Comunità Montane.

Nel caso ci siano pareri discordanti tra gli Enti che partecipano alla conferenza dei servizi, come in questo caso, anche se sono Enti che dovrebbero essere sottordinati rispetto a Provincie Regioni e Ministero, la questione può diventare di competenza del Consiglio dei Ministri.

In tal caso erano state fatte forti pressioni dai Sindaci e dalla ditta proponente l’impianto con avvocati al seguito, alla fine della stessa conferenza dei servizi del 14 dicembre 2011, con un atteggiamento di assoluta arroganza e lancio d’invettive dirette ai responsabili dei settori VIA di entrambe le Regioni, del Ministero e nei confronti di Italia Nostra (quest’ultime da parte del Sindaco di Casteldelci) rea a suo dire di condizionare pesantemente il Ministero e le Amministrazioni contrarie al progetto.  Atteggiamenti al limite della querela.

Siamo rimasti in sospeso in una sorta di limbo per più di due mesi, ma questa è davvero una buona notizia, hanno prevalso le ragioni della tutela dell’ambiente.

Italia Nostra s’è tanto spesa insieme a WWF e ai Comitati locali contro questo impianto.

Si ringraziano gli uffici dei Settori Via di entrambe le Regioni, per la competenza e la fermezza con cui hanno portato avanti la spinosa pratica, si ringrazia l’ufficio legale della Regione Toscana.

Infine si ringrazia il Consiglio nazionale di Italia Nostra, per aver votato all’unanimità nella seduta del 21 gennaio scorso la chiusura della sezione di Sestino, che si era schierata favore dell’impianto in questione in più di una occasione pubblica. La sezione, a un solo anno dalla sua fondazione, ha avuto un comportamento in contrasto con lo statuto dell’associazione, contravvenendo più volte alla linea chiara e inequivocabile che Italia Nostra ha espresso a tutti i suoi livelli associativi: dalle sezioni ai regionali al nazionale, in campo dell’energia rinnovabile e segnatamente su impianti eolici di tale impatto ambientale e paesaggistico.

Mariarita Signorini responsabile comunicazione Italia Nostra Toscana

EOLICO: NO DEL GOVERNO A IMPIANTO POGGIO TRE VESCOVIGRANDE PARCO PREVISTO TRA TOSCANA ED EMILIA ROMAGNA(ANSA) -FIRENZE, 27 FEB 2012 – Notizia AnsaNo del Governo all’impianto di Poggio Tre Vescovi, il grande parco eolico che Geo Italia voleva costruire tra i comuni di Badia Tedalda (Arezzo), Verghereto (Forlì-Cesena) e Casteldelci (Rimini): non sussistono possibilita’ di procedere alla sua realizzazione. La delibera della Presidenza del Consiglio dei Ministri e’ stata resa nota dalla Regione Toscana che, insieme a quella dell’Emilia-Romagna e al ministero per i Beni culturali aveva gia’ detto no nell’ambito della Conferenza dei servizi del 14 dicembre scorso. Il progetto, si spiega, e’ stato ritenuto impattante: avrebbe previsto la realizzazione di un impianto costituito da 36 aerogeneratori, di cui 14 in Emilia Romagna e il resto in Toscana, di potenza 3,4 MW ciascuno, per una potenza totale di 122,40MW. Con questo pronunciamento, spiega la Regione Toscana in una nota, ”e’ stata sciolta in modo definitivo la questione con la quale si era chiusa la Conferenza dei Servizi dove era emerso il dissenso fra le parti. Da un lato le Regioni Toscana ed EmiliaRomagna, il ministero per i Beni culturali e la Provincia di Arezzo, vista anche la posizione critica espressa nel parere del Comune di Sestino, si erano dichiarate sfavorevoli al progetto, dall’altro le amministrazioni locali che invece si erano dette favorevoli. La situazione aveva fatto si’ che, come prevede la legge, la decisione a quel punto fosse rimandata a Roma. E Roma si e’ pronunciata. La Presidenza del Consiglio dei Ministri – prosegue la nota – ha fatto proprie le posizioni delle Regioni confermando che il progetto determina impatti rilevanti sul paesaggio, che l’impianto avrebbe impatti negativi significativi sulla flora, sulla vegetazione e sulla fauna e per questi non sono state individuate misure idonee di mitigazione e compensazione anche in considerazione della recente approvazione di un impianto eolico a pochi chilometri di distanza. Inoltre che il progetto puo’ determinare impatti rilevanti anche sull’assetto idrogeologico dei terreni interessati, sia durante la fase di cantiere che a fine lavori. Ancora, che il progetto non ha efficacemente mostrato la sostenibilita’ ambientale ed economica delle scelte fatte e ha preso sommariamente in esame le modalita’ di dismissione e ripristino ambientale paesaggistico dell’opera”.(ANSA).

da “La Repubblica” del 28.02.2012

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