Italia Nostra

Data: 22 Luglio 2010

Dalla chiusura al rilancio dei parchi nazionali

Il popolo dei parchi – formato dalla varie associazioni ambientaliste – ha manifestato a Roma per protestare contro i tagli ai Parchi nazionali contenuti nella manovra economica del governo e per rivendicare l’importanza di un vero sistema di aree protette in Italia. Ecco il comunicato:
“Nel momento in cui – proprio nell’Anno Internazionale della Biodiversità – viene minacciata la chiusura dei Parchi Nazionali attraverso il taglio dei pochissimi fondi fino ad oggi assegnati, le associazioni lanciano una sfida al Ministro Prestigiacomo, al premier Berlusconi ed al Parlamento.
Se il Governo si attiverà concretamente con strategie pluriennali, le aree protette sapranno dimostrare in maniera più efficace l’enorme beneficio in termini di conservazione e di sviluppo socio economico sostenibile.
Chiediamo dunque che Ministro, Governo e Parlamento si impegnino per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Scongiurare la chiusura dei parchi nazionali che deriverebbe dall’applicazione del comma 24 dell’art. 7 della manovra economica attualmente all’esame della Camera per l’imminente approvazione definitiva.
  • Assegnazione ai Parchi Nazionali ed alle altre istituzioni correlate, dei necessari finanziamenti, secondo uno schema di ripartizione rispondente ad innovativi criteri di efficienza, e di adeguate dotazioni organiche.
  • Definizione di una strategia nazionale per le Aree Protette, a seguito di un confronto con tutti gli attori: Federparchi, Associazioni ambientaliste e culturali e altri soggetti coinvolti anche tramite una apposita conferenza nazionale per le aree protette al fine di attivare un vero sistema nazionale, nel rispetto degli articoli 4 e 5 della Legge quadro sulle aree protette. Strategia oggi ancora più necessaria alla luce degli obiettivi della Strategia Nazionale per la Biodiversità che assegna alle Aree Protette un ruolo centrale nella conservazione della Natura del nostro Paese
  • Attivazione di nuove procedure semplificate per l’attività di vigilanza degli Enti Parco da parte del Ministero con la contestuale responsabilizzazione dei Presidenti, Consigli Direttivi e dei Direttori degli Enti Parco, ai quali si chiede oggi una gestione manageriale senza i necessari strumenti normativi e senza la necessaria autonomia.

L’alternativa sarebbe prolungare l’agonia di un arcipelago di aree protette sempre più allo sbando per la carenza di fondi e l’assenza di una comune politica. Tanto varrebbe che il Governo si assumesse chiaramente la responsabilità davanti agli Italiani ed al mondo intero di chiudere davvero i Parchi.

UNIONE per i parchi e la natura d’Italia; 394 Associazione nazionale personale aree protette; AIDAP Associazione italiana direttore e funzionari aree protette; AIGAE Associazione italiana guide ambientali; AIGAP associazione italiana guardie dei parchi e delle aree protette; WWF; Italia Onlus ; LIPU Lega Italiana Protezione Uccelli; Istituto Pangea – Mountain Wilderness; Pro Natura; Italia Nostra; Comitato Nazionale del Paesaggio; VAS-Verdi Ambiente Società; Altura; Associazione Tutela Rapaci Italiani e loro Ambienti

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