La storia delle ferrovie italiane iniziava il 3 ottobre 1839 grazie all’ inaugurazione della linea ferroviaria Napoli-Portici, la prima ad entrare in esercizio nella nazione. Sono passati ormai 174 anni da quella data, un lungo periodo storico che ha visto le linee ferrate estendersi in tutto il territorio nazionale ed il treno diventare un mezzo di trasporto che ha contribuito ad unire il Paese, a favorire la mobilità e gli scambi culturali, sociali, economici.
Ma, qual è la situazione attuale del trasporto ferroviario nel nostro Paese? Il diritto alla mobilità viene garantito ad ogni cittadino?
Proprio per affrontare questi ed altri problemi legati alle ferrovie, le associazioni nazionali CIUFER, ITALIA NOSTRA E SALVIAMO IL PAESAGGIO hanno proposto l’ istituzione di una Giornata Italiana delle Ferrovie (GIF), che dovrebbe aver luogo ogni anno nella data simbolica del 3 ottobre, allo scopo di mettere al centro dell’attenzione dei politici, amministratori, cittadini il trasporto ferroviario ed il diritto alla mobilità su rotaia in tutto il territorio nazionale. Altro obiettivo quello di diffondere la fruizione di un mezzo di trasporto ecosostenibile e rispettoso dell’ambiente e del paesaggio, salvaguardando altresì un notevole patrimonio di stazioni, impianti, tecnologia e di cultura. Per celebrare la Prima Giornata Ferrovie i rappresentanti delle tre associazioni hanno scelto di organizzare un’iniziativa articolata in due momenti: al mattino nella stazione di Portici, nel pomeriggio nella stazione di Paestum.
Portici rappresenta il luogo simbolo per la storia delle ferrovie, tanto che l’Amministrazione comunale ha concesso il patrocinio morale all’iniziativa. La cerimonia è stata inaugurata dai saluti del Sindaco Nicola Marrone, che ha letto il messaggio inviato dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali Massimo Bray, invitato dalle associazioni.
Il rappresentante del governo, rammaricandosi di non poter intervenire per gli impegni alla Camera dei Deputati, ha inviato al sindaco di Portici, ai rappresentanti delle associazioni ed ai presenti l’apprezzamento e la condivisione per l’iniziativa che intende rilanciare i territori attraverso la valorizzazione del trasporto ferroviario. Egli scrive tra l’altro : «Voglio manifestarvi la mia vicinanza e l’orgoglio per uno dei primati del Sud, troppo spesso dimenticato e da voi giustamente valorizzato. Auguro ogni successo a questa prima, importante Giornata Italiana delle Ferrovie». Il sindaco Marrone ha poi sottolineato l’interesse della comunità di Portici per l’iniziativa ed auspicato un’azione sinergica con le associazioni, la neo costituita Fondazione delle Ferrovie, altri enti di governo, per la promozione di Portici quale luogo simbolo per il rilancio delle ferrovie e la valorizzazione di alcune risorse rilevanti quali il Museo di Pietrarsa, Palazzo D’Elboeuf, la stazione stessa, il waterfront della città.
A seguire, l’intervento di Anna Donati, delegata del Sindaco di Napoli per la mobilità sostenibile, che ha sostenuto come sia necessaria un’inversione di tendenza rispetto al passato, così da sviluppare le linee ferroviarie turistiche con servizi dedicati, come avviene in tutta Europa e come sia strategico per l’area metropolitana rafforzare la collaborazione tra i comuni di Portici, Napoli e le Ferrovie, anche attraverso la valorizzazione dell’importante Museo delle Ferrovie di Pietrarsa, così da implementare i flussi turistici e dare garanzie a tutti i pendolari di poter raggiungere in treno qualsiasi località. Domenico Gattuso, referente di CIUFER, docente di Ingegneria dei trasporti all’Università di Reggio Calabria, si è soffermato invece sul diritto alla mobilità dei viaggiatori ed in particolare sulle difficoltà negli spostamenti sui treni locali da parte dei pendolari. Il prof. Gattuso ha aggiunto che la Giornata delle Ferrovie a Portici ha posato la prima pietra per un rilancio delle ferrovie italiane, che troppo spesso focalizzano le proprie strategie di sviluppo sull’alta velocità trascurando i trasporti locali: una visione miope dato che ogni giorno i treni italiani trasportano 3 milioni di pendolari rispetto a trecentomila passeggeri dell’alta velocità.
Da parte di Maria Vitacca di Salviamo il Paesaggio l’appello perché sia potenziato il trasporto ferroviario anche per evitare che continui ad essere consumato suolo agricolo, cementificando e distruggendo l’ambiente ed il paesaggio, e per impedire che una crosta di cemento ricopra quello che una volta era definito “Il Bel Paese”. Teresa Liguori, responsabile del Gruppo Nazionale Ferrovie di Italia Nostra, ha riferito dell’attenzione dell’associazione nei confronti del trasporto ferroviario, mezzo di trasporto sostenibile, da potenziare e da essere fruito da tutti i cittadini; della necessità di salvaguardare migliaia di linee ferroviarie spesso di rilevante interesse turistico, culturale e paesaggistico, che corrono rischi di abbandono. Tra queste, la rete ferroviaria jonica, la più antica della Calabria, risalente alla seconda metà dell’800, percorsa da alcuni illustri viaggiatori del Grand Tour (Lenormant, Gissing Douglas), ancora oggi ad un solo binario, servita da pochi treni locali. Sono seguiti gli interventi del rappresentante del CR Campania, Massimo Maresca, dell’assessore alla cultura del Comune di Portici, Raffaele Cuorvo, e di altri presenti.
Nel pomeriggio, i rappresentanti di CIUFER, ITALIA NOSTRA E SALVIAMO IL PAESAGGIO si sono trasferiti a Paestum per una visita al parco archeologico, mirabile connubio di arte, cultura e natura, anche per rendere omaggio al senatore Umberto Zanotti Bianco, cofondatore e primo presidente di Italia Nostra, uomo di cultura, meridionalista, filantropo, del quale ricorre quest’anno il cinquantesimo anniversario della scomparsa. Zanotti insieme all’archeologa Zancani Montuoro aveva effettuato numerosi scavi archeologici nel 1934 e nel 1939-40 alla foce del Sele, che avevano portato al ritrovamento del Santuario di Hera Argiva. Infine, la visita nella storica, piccola stazione di Paestum, vicina al parco, e l’incontro con l’amministrazione comunale di Capaccio/Paestum, rappresentata dal vicesindaco Nicola Ragni. I rappresentanti delle associazioni hanno ribadito la necessità di potenziare il trasporto su rotaia, specie per le tratte ingiustamente definite minori, considerato che il treno, veicolo della mobilità dolce e sostenibile, è un mezzo di trasporto privilegiato per visite culturali in luoghi carichi di fascino e di storia/cultura e paesaggio come Paestum, sito che insieme a Velia ed alla Certosa di Padula rientra nel Parco nazionale del Cilento e Valle di Diano, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Lì, 8 ottobre 2013
Teresa Liguori vice presidente Italia Nostra
Domenico Gattuso referente CIUFER
Maria Vitacca Art.9/ Salviamo il Paesaggio
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Il 3 OTTOBRE 2013 le associazioni CIUFER ITALIA NOSTRA E SALVIAMO IL PAESAGGIO hanno promosso un’iniziativa pubblica per l’istituzione della PRIMA GIORNATA ITALIANA DELLE FERROVIE (GIF). La data è significativa, in quanto il 3 ottobre 1939 veniva inaugurata la linea ferroviaria Napoli-Portici, la prima ad entrare in esercizio in Italia.
In allegato il Manifesto ed il programma dell’iniziativa, finalizzata a sensibilizzare l’opinione pubblica ed i decisori sulla necessità di garantire un diritto alla mobilità su rotaia diffuso su tutto il territorio nazionale, valorizzare il trasporto eco-sostenibile e rispettoso dell’ambiente, del paesaggio e salvaguardare un patrimonio di rete, impianti, stazioni, di cultura ferroviaria di grande valore.
Lì, 30 settembre 2013
A nome di CIUFER ITALIA NOSTRA SALVIAMO IL PAESAGGIO
Teresa Liguori
Leggi il programma dell’evento
Leggi la lettera al Vice Sindaco di Capaccio/Paestum
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Iniziativa di Italia Nostra Firenze
Per questa importante occasione la sezione fiorentina di Italia Nostra organizza una visita guidata alla stazione fiorentina di Santa Maria Novella.
Appuntamento alle ore 17.00 all’interno dell’atrio della biglietteria. L’arch. Roberto Budini Gattai ci condurrà alla scoperta di un monumento di fondamentale importanza dell’architettura del XX secolo. La stazione, realizzata da un gruppo di architetti coordinati da Giovanni Michelucci, inserisce la modernità in una città di antica tradizione come Firenze con eleganza, semplicità ed efficacia. L’edificio ha subito diversi cambiamenti e ristrutturazioni nel corso degli ultimi decenni, talvolta stravolgendo gli intenti dei progettisti. La visita sarà anche un viaggio nel nostro tempo, alla scoperta di come arte e archiettura possono entrare nella quotidianità dei cittadini. La stazione deve continuare a esser luogo di aggregazione, di partecipazione e luogo di godimento della città e non ridursi a modello di esclusione per un club di viaggiatori d’élite, con la sola funzione, per gli altri, di accesso ai treni. Luogo di passaggio, confine mobile, strumento di incontro, un luogo come la stazione di Santa Maria Novella può essere vissuto in tanti modi. Il peggiore che possiamo immaginare è quello di stravolgerne funzioni e struttura.