Per Renato Bonelli (1911-2011)
Cento anni fa, il 3 gennaio 1911, nasceva a Orvieto Renato Bonelli, uno dei massimi teorici del restauro critico. Dopo il conseguimento della Libera Docenza in Storia dell’arte e Storia e Stili dell’architettura, dal 1962 è Professore Ordinario di Storia dell’Architettura nella facoltà di Architettura di Palermo, dove rimane sino al 1968, quando torna a Roma all’Università “La Sapienza”; da questo stesso anno è anche direttore dell’Istituto di Fondamenti dell’architettura. Si può dire che l’elemento unificante in tutta l’attività di Bonelli, sia in quella di studioso di storia dell’architettura che quella di teorico del restauro e di docente, sia stata una continua riflessione sul metodo, la qualità e la continuità del processo critico.
Negli anni in cui Bonelli partecipa al dibattito sui temi del restauro architettonico, dell’ambiente e dell’integrazione nuovo-antico, molto del suo impegno è al servizio dell’Associazione ‘Italia Nostra’, di cui è segretario nazionale dal 1960 al 1964. In questa veste, tenterà in ogni modo di dare un ‘metodo’ all’Associazione e di fornirle un ‘sistema concettuale’, cominciando dal tema della città e costruendo opportune categorie – l’ambiente urbano, la città come ‘linguaggio’, la pianificazione urbanistica, il sistema normativo – tramite le quali operare, fin quasi a rifondare il problema stesso dei centri storici.
Per un inquadramento sintetico della figura e l’opera di Renato Bonelli, pubblichiamo il necrologio scritto da Giovanni Carbonara e Lucio Riccetti e comparso nell’anno della morte sulle pagine del Bollettino della Deputazione di Storia Patria per l’Umbria.