Il Consiglio nazionale di Italia Nostra ha aderito all’unanimità al Comitato referendario contro il nucleare, aperto a tutte le organizzazioni e ai cittadini che intendono opporsi al ritorno all’energia dell’atomo. Lo schieramento intende coinvolgere i cittadini nel respingere per la seconda volta nella storia del Paese la scelta nucleare per incentivare, invece, il risparmio energetico e un corretto sviluppo delle energie pulite.
Tra i firmatari ci sono – oltre a Italia Nostra – Acli – dipartimento Pace e Stili di vita, Aiab, Alternativa, Amici della Terra, Arci, Arci Servizio Civile, A Sud, Auser, Comitato Si alle rinnovabili no al Nucleare, Costituente Ecologista, Ecologisti democratici, Eurosolar Italia, Fare Verde, Focsiv, Forum Ambientalista, Fiom, Greenpeace, L’altro Quotidiano, Legambiente, Movimento Difesa del Cittadino, Pro Natura, Rete della Conoscenza (Uds-Link), Rigas, Rivista Confronti, Slow Food, Terra! Onlus, Vas, Wwf. Bisogna essere uniti per vincere il referendum!
“Inutile, rischioso e controproducente“: sono questi i principi alla base del Comitato “Vota sì per fermare il nucleare” che opererà per promuovere capillarmente sul territorio il diritto di partecipazione democratica a questa scelta del Paese. Secondo il comitato, infatti, il nucleare non serve all’Italia, dal momento che il Paese ha una potenza elettrica installata sufficiente. Ma il nucleare non ridurrebbe nemmeno la dipendenza energetica dall’estero, perché l’Italia sarebbe costretta ad importare l’uranio, oltre alla tecnologia e ai brevetti. La scelta dell’atomo continua, poi, ad essere rischiosa, in specie in territori fragili come quelli italiani, spesso a rischio sismico. Senza considerare il gravissimo problema ancora non risolto delle scorie radioattive, una inaccettabile ipoteca sulla testa delle generazioni future. Non ultimo problema, il nucleare rientra in un modello centralista, “militarizzato” e poco trasparente di produzione dell’energia elettrica, laddove sarebbe più saggio incentivare una generazione distribuita, equa e non monopolista della produzione di energia.
L’energia nucleare è infine costosa e controproducente. Per tornare all’atomo, infatti, bisognerebbe ricorrere a fondi pubblici e garanzie statali, quindi alle tasse e alle bollette pagate dai cittadini. Tutte risorse importanti, sottratte ai finanziamenti per la ricerca, per l’innovazione tecnologica, alla diffusione dell’efficienza energetica e per un corretto uso delle energie pulite, quindi a investimenti più moderni e incisivi da un punto di vista ambientale e occupazionale.
Italia Nostra si mobiliterà con le sue sezioni e i suoi consigli regionali per convincere la popolazione a votare in massa “SI” al Referendum contro il nucleare.
Italia Nostra ha aderito anche ai Comitati referendari a difesa dell’acqua pubblica ed invita a votare due “SI” ai Referendum per “l’acqua bene comune”.
Acqua e nucleare: votiamo a maggio
Comitato “Vota Sì per fermare il nucleare”
—
Luca Faenzi
Ufficio Stampa Comitato Referendario 2 Sì per l’Acqua Bene Comune
ufficiostampa@acquabenecomune.org
www.acquabenecomune.org
www.referendumacqua.it