Italia Nostra

Data: 16 Febbraio 2023

Le nuove annunciate semplificazioni consumate contro l’archeologia ridotta al silenzio e il paesaggio

Il Ministro della Cultura subirà la definitiva mortificazione della tutela di paesaggio e patrimonio?

La stampa nei giorni scorsi ha ripreso, si direbbe con generale soddisfazione, il primo proposito annunciato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica alla presentazione ufficiale dello studio Enel Foundation sul Piano 2030 del settore elettrico: inserire nel Decreto Semplificazioni PNRR che sarà presentato al prossimo Consiglio dei Ministri la soppressione, in pratica, della verifica archeologica preventiva, se si tratti di dar vita ai grandi impianti fotovoltaici ed eolici. Concentrato così ed esaurito nella unitaria sede della valutazione di impatto ambientale anche quello specialissimo apprezzamento di compatibilità dell’opera che esige funzionalmente lo scavo esplorativo sul campo e la relativa conclusione negativa. La sostenibilità dell’impatto sarà dunque data nell’assenza di quell’essenziale elemento di giudizio, con la cinica accettazione del rischio del sacrificio dell’interesse di tutela dei valori archeologici, pregiudizialmente perfino esclusi dal concreto bilanciamento con quelli della cosiddetta sicurezza energetica, necessariamente e per legge prevalenti.  

Non bastano cioè le misure di semplificazione già subite dal Ministero della Cultura che hanno mortificato l’esercizio del ruolo delle Soprintendenze. Ad esse viene negato il potere del dissenso discrezionale alla proposta dell’intervento e limitato il loro compito alla indicazione e in gran fretta – entro 45 giorni – delle opere di mitigazione che, in ogni caso per presunzione assoluta, rendono l’opera compatibile con tutela di paesaggio e patrimonio. Neppure la sollecita recente modifica dell’Art.9 della costituzione può valere a legittimare una tale dichiarata rinuncia all’esercizio della tutela, funzione primaria della Repubblica. E sulla linea di intolleranza verso quella funzione si vuole ora escludere ogni valutazione discrezionale delle Soprintendenze anche con la disposizione normativa che limita nello spazio l’alone di rispetto intorno ai beni sottoposti a tutela – da 7 km a 3 km per gli impianti eolici e da 1 a 0,5 km per i pannelli solari.

Queste le anticipazioni riprese dalla stampa sul Decreto Semplificazione PNRR che il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica si appresta a presentare in Consiglio dei Ministri, una semplificazione consumata sul ruolo degli uffici della tutela in pratica vanificato, se quelle disposizioni fossero approvate, nei procedimenti che abilitano i grandi impianti fotovoltaici e eolici – più di ottocento si dice – previsti dal PNRR.

Italia Nostra, allarmata, crede che sia compito ineludibile del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, presidiare il compito istituzionale dell’Art. 9 della Costituzione, contrastando le proposte di estrema semplificazione con il definitivo sacrificio di archeologia e paesaggio.

 

Antonella Caroli

Presidente nazionale Italia Nostra

 

Per la foto si ringrazia Walter Fratto, autore dello scatto

Ci daresti una mano?

Regalati la tessera di Italia Nostra e donala ai tuoi amici per proseguire una storia lunga oltre 65 anni di iniziative, progetti e battaglie per il Paese.

Italia Nostra
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy