Nel 1988 il mondo scientifico e culturale fiorentino contro le trasformazioni d’uso e il turismo massiccio e consumistico. Dal Bollettino di IN dello stesso anno all’intervento di Giuseppe Campos Venuti (2011) sulla variante urbanistica per l’area Fiat -Fondiaria e sull’ormai leggendaria telefonata di Occhetto ai vertici del PCI fiorentino.
Firenze e i suoi problemi nel numero speciale del “Bollettino” di Italia Nostra del 1988
In questi tempi drammatici per la pandemia e per le gravi crisi economica e politica globale con la tragedia della guerra alle porte d’Europa, e in questi tempi di vera e propria deregulation che sta investendo il governo del territorio, dell’ambiente e del paesaggio del nostro Paese e della nostra Toscana; in questi tempi di lenta e faticosa redazione, da parte dell’Amministrazione comunale fiorentina, del nuovo strumento urbanistico o Piano Operativo e di progetti PNRR finanziati dall’Europa, per la cui attuazione si chiedono – da parte dei Comuni e della stessa Regione – semplificazioni extra-legem e bypassaggi non solo delle pratiche della partecipazione democratica, ma anche, e soprattutto, delle leggi nazionali di tutela e persino di quelle regionali (legge urbanistica e piano paesaggistico), con tanto di depotenziamento dei poteri della Soprintendenza; tutti comportamenti che confliggono in modo paradigmatico con gli obblighi assunti alla scala internazionale per il programma della transizione ecologica, e vanno a premiare essenzialmente la speculazione e la rendita fondiaria, correlandosi alla realizzazione di ‘grandi opere’ e di progetti di ‘rigenerazione urbana’ in funzione essenzialmente turistica, da effettuare nei contenitori e nelle aree dismessi, già industriali e militari, e da ultimo al piano di urbanizzazione della ‘campana’ del Campo di Marte, correlata al restyling dello Stadio Franchi.
Ebbene, in questo preoccupante frangente, crediamo opportuno ripubblicare il “Bollettino” di Italia Nostra nazionale n. 255 del gennaio-febbraio 1988, in quanto numero speciale dedicato proprio a Firenze.
La Repubblica 30 marzo 2011. ‘Per la variante Fiat-Fondiaria Occhetto mi chiamò…’ Intervista a Giuseppe Campos Venuti, uno dei grandi dell’ urbanistica italiana ha rivestito un ruolo cruciale nella storia recente di Firenze. Ex partigiano, intellettuale del Pci, incaricato insieme a Giovanni Astengo della revisione del piano regolatore, aveva contestato la variante di 4 milioni di metri cubi per l’ area Fondiaria a Castello e Fiat a Novoli. Il suo intervento impose lo stop alla variante, con conseguenti dimissioni dei vertici locali del partito