Hanno fatto appelli, manifestazioni e convegni. Hanno prodotto documenti e perizie, presentato richieste formali e ricorsi ma finora tutto è stato inutile. Sembra segnata la sorte dei 52 pini di via Mascagni a Grosseto, nonostante il grande impegno messo in campo da parte delle associazioni locali e di Italia Nostra che insieme hanno organizzato una serie di iniziative di natura diversa pur di fermare i tagli e gli abbattimenti. “Abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere fare – ha sottolineato Michele Scola, presidente della sezione Maremma toscana dell’associazione – ci siamo opposti sin dall’inizio. Abbiamo iniziato facendo realizzare una perizia ad un esperto di fama internazionale, Giovanni Morelli, arboricoltore e agronomo naturalista, esperto di valutazione di stabilità degli alberi, tra i massimi esperti di gestione dei pini in Europa. Di fronte a questo autorevole parere che stabiliva l’avvenuta crescita delle piante e quindi la cessazione di fenomeni di interferenza con la strada, abbiamo anche presentato un progetto alternativo, ma non c’è stato nulla da fare. Abbiamo inoltrato ricorso al Tar, al Prefetto e alla Procura ma le operazioni di abbattimento sono già iniziate.” Nemmeno l’appello di un’autorità come Pier Cristoforo Giulianotti, luminare di fama mondiale di chirurgia robotica, proveniente da oltre oceano, ha permesso di sospendere i lavori. Al momento tutto è bloccato per i divieti imposti alla prosecuzione di attività di cantiere. “E’ un fenomeno di tutta Italia – conclude Scola – non soltanto di Grosseto. Per questo motivo chiediamo di fare grande attenzione a tutte le operazioni che si stanno compiendo sull’intera penisola”
Italia Nostra
Potature e abbattimenti: da Grosseto un appello al monitoraggio in tutta Italia
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