Comunicato del Gruppo Stazioni Storiche e Ferrovie di Italia Nostra.
Anche nella storica stazione di S.Maria Novella a Firenze………
Negli ultimi anni è in atto una smobilitazione del patrimonio ferroviario italiano, bene demaniale, che, per una precisa scelta di indirizzo gestionale, si sta trasformando in bene privato, a vantaggio di quella minoranza di fortunati cittadini che possono usufruire di linee di collegamento veloci, i c.d. TAV, mentre la maggior parte dei viaggiatori, tra cui numerosi pendolari, sono costretti ad utilizzare altre linee, regionali e locali, considerate ingiustamente secondarie, percorse da treni lenti, affollati e con carrozze spesso fatiscenti.
Il non poter fruire del diritto alla mobilità mette questi cittadini in condizioni di disagio percependo chiaramente che, al di fuori dell’alta velocità, il trasporto ferroviario diventa lento e quasi in dismissione.
Non dimentichiamo che negli ultimi dieci anni le Ferrovie dello Stato hanno investito quasi 100 miliardi per l’Alta Velocità e soltanto 4 per il restante servizio.