Italia Nostra

Data: 19 Marzo 2021

A Caltanissetta, nell’ex Gil, il Museo della Settimana Santa

Una buona notizia. A Caltanissetta nascerà un Museo della Settimana Santa. La Settimana Santa di Caltanissetta è un evento tradizionale che si svolge a Caltanissetta durante la settimana che precede la Pasqua. Essa si compone di varie manifestazioni religiose che si concatenano l’un l’altra, dalla Domenica delle Palme alla Domenica di Pasqua. Nel 2006 è stata inserita nel Registro Eredità Immateriali della Sicilia. I riti della Scinnenza e della Real Maestranza fanno parte del circuito internazionale Europassion (www.lasettimanasantacl.it)

Il governo Musumeci, attraverso l’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana e la Soprintendenza dei Beni culturali di Caltanissetta, ha affidato in concessione, ad uso gratuito, i locali del piano terra dell’ex Gil, un edificio degli anni Trenta al centro della città, alle associazioni culturali Real Maestranza e A.Te.Pa – Associazione Teatro della Parola.

Le due associazioni sono state le uniche a partecipare all’avviso pubblico predisposto lo scorso gennaio dalla Soprintendenza per la creazione di un museo narrante e di un centro documentale dedicato al patrimonio culturale immateriale avente come oggetto la Settimana Santa nissena, rivolto a fondazioni, associazioni, organizzazioni di volontariato senza fini di lucro che per statuto avessero finalità di promozione e diffusione della conoscenza dei beni culturali, con dimostrata attività nell’ambito delle manifestazioni che precedono la Pasqua.

La Real Maestranza e A.Te.Pa. avranno un anno di tempo per realizzare il museo aperto alla città. «Avere affidato questa struttura a due realtà storicamente impegnate nell’organizzazione delle manifestazioni della Settimana Santa nissena, attraverso procedure di evidenza pubblica, rappresenta un risultato importante, che va nella direzione della promozione dello sviluppo economico e culturale di Caltanissetta e dell’importante patrimonio immateriale della nostra Isola» sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e all’Identità siciliana, Alberto Samonà». 

«Il museo – aggiunge la soprintendente di Caltanissetta, Daniela Vullo – attraverso la realizzazione di un percorso espositivo costituito da beni materiali, quali oggetti, documenti, cimeli, e con l’ausilio di tecnologie multimediali, avrà lo scopo di mostrare al visitatore l’immenso patrimonio culturale legato ai riti della Settimana Santa, che costituisce elemento primario nel riconoscimento identitario della città di Caltanissetta».

L’ex Gil è un grande edificio che occupa, su vari livelli, un intero isolato, all’incrocio tra la via Cavour e la via Regina Elena. Costituito da tre grossi blocchi edilizi che un tempo formavano un unico organismo costruttivo, originariamente sede provinciale dell’Opera nazionale Balilla, fu progettato all’inizio degli anni Trenta del secolo scorso dall’architetto Franco Petrucci. Al piano seminterrato sorgeva la palestra, destinata alla cura fisica dei giovani dell’Opera nazionale Balilla, organizzazione soppressa nel 1937 e incorporata nella Gioventù italiana del Littorio. Ancora oggi l’immobile viene chiamato ex Gil soprattutto in ricordo della grande palestra, fruita da tantissimi nisseni fino agli anni Settanta-Ottanta. Nel 2009 la Presidenza della Regione Siciliana ha finanziato la ristrutturazione della palestra per adibirla a museo permanente dei Gruppi sacri della Settimana Santa nissena; i lavori furono eseguiti dal Genio civile ed ultimati nel 2013. La struttura, per tanti anni, è rimasta nella disponibilità della Soprintendenza di Caltanissetta con utilizzo occasionale per eventi di natura culturale e adesso viene restituita a una finalità attinente alla destinazione iniziale.

I locali oggetto della concessione occupano al piano terra una superficie di circa 500 metri quadrati, sono costituiti da un’ampia sala espositiva, due sale per riunioni e conferenze (il cui uso sarà condiviso con la Soprintendenza), due piccoli vani e servizi. I piani superiori del fabbricato ospitano uffici e archivi della Soprintendenza e la biblioteca.

 

Prof. Leandro Janni, presidente di Italia Nostra Sicilia

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