Italia Nostra

Data: 26 Aprile 2022

A Cuneo ricorso di Pro Natura, Legambiente ed Italia Nostra

“A Cuneo continua inesorabile il consumo di suolo. Per questo Pro Natura Cuneo e le associazioni nazionali Legambiente, Federazione Nazionale Pro Natura, Italia Nostra hanno presentato ricorso al Tar regionale Piemonte contro la Delibera del Consiglio comunale di Cuneo n. 9/2022, assunta nella seduta del 1° febbraio 2022, inerente la variante parziale n. 31 al PRGC: “Modifiche al sistema insediativo, al sistema del verde, dei servizi e delle infrastrutture, al sistema ambientale agricolo, adeguamento alla Programmazione Commerciale Comunale”, chiedendo la sospensione del provvedimento.

La Delibera del Consiglio ha recepito integralmente la proposta della Giunta, un provvedimento corposo comportante ben 51 modifiche al vigente Piano Regolatore, alcune di scarsa rilevanza, altre, in particolare le modifiche n 30 e n. 32, di entità tale da richiedere, secondo quando segnalato dall’Arpa, l’assoggettamento della variante alla Vas (Valutazione Ambientale Strategica). La modifica n. 30 riguarda l’area ex Enel di corso Francia (cambio di destinazione da “Ambito tecnologico, sportivo privato ad uso pubblico” in “Ambito di riqualificazione a destinazione terziaria”, su una superficie di circa 56000 mq); la n. 32 interessa l’area prossima al centro commerciale ex Auchan (oggi Conad), per la realizzazione di un grande Centro Sportivo Polivalente privato a valenza extra comunale di 77.000 mq (cambio di destinazione da “Tessuto Agricolo Periurbano” ad “Ambito Polifunzionale Integrato”).

Le Associazioni ricorrenti contestano la scelta dell’Amministrazione comunale di non dover procedere alla VAS e concordano con il parere dell’ARPA sul notevole e inaccettabile consumo di suolo, sull’incremento del traffico veicolare che le nuove realizzazioni comporteranno, nonché sul fatto che il vigente PRGC già prevede una “Città dello Sport”, per cui risulta superfluo realizzarne una nuova nell’area ex Auchan. Altri punti importanti, segnalati nel ricorso: un incremento di altezza degli edifici previsti, per quanto riguarda la modifica n. 32, ed il mancato recepimento dell’osservazione dell’ARPA sulla necessità di valutare lo stato di qualità del suolo per l’area ex ENEL, al fine di escludere la presenza di contaminanti chimici pericolosi e persistenti legati alla possibile presenza, in passato, di trasformatori elettrici.

Nel ricorso viene contestato anche il carattere di “Variante Parziale”, in quanto, secondo le Associazioni ricorrenti, a motivo dell’entità delle trasformazioni e della valenza extracomunale dei nuovi insediamenti (in particolare il Centro Sportivo Polivalente) si violerebbero (art. 17 Legge regionale n. 56/1977 e smi) le condizioni poste perché la variante sia considerata “Parziale”. Inoltre vengono fatte rilevare anche le osservazioni critiche espresse dalla Provincia in merito alla viabilità di accesso al nuovo insediamento sportivo. In conclusione, le Associazioni ambientaliste hanno chiesto al TAR regionale la sospensione dell’efficacia del provvedimento in oggetto, sostenendo l’illegittimità della Delibera del Consiglio Comunale di Cuneo.

Vorremmo ancora sottolineare che nel Comune di Cuneo il consumo di suolo non ha tregua; infatti su una superficie di 42 mila metri quadrati prospicienti le caserme dei Vigili del Fuoco e la Polstrada sorgerà un nuovo complesso produttivo commerciale e artigianale. Un consumo inaccettabile, visto il ruolo determinante del suolo nella riduzione dell’anidride carbonica atmosferica e le molte aree già compromesse o dismesse disponibili”.

 

Bruno Piacenza, presidente Legambiente Cuneo

Domenico Sanino, presidente Pro Natura Cuneo

Alberto Collidà, presidente Italia Nostra Cuneo

La fotografia è di repertorio

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