Italia Nostra

Data: 5 Agosto 2020

Abruzzo: no alla cementificazione e alla distruzione del paesaggio nel periodo Coronavirus

No alla cementificazione e alla distruzione del paesaggio abruzzese in tempi di coronavirus. E’ quanto evidenzia Italia Nostra con riferimento al Disegno di Legge n. 135/2020, “Misure urgenti e temporanee di semplificazione in materia urbanistica”. “Non poteva mancare – scrive Italia Nostra – sotto il grande ombrello della crisi generata dal Covid – 19, il silenzioso attacco al territorio e la predisposizione di uno strumento (di cui si annuncia la rapidissima approvazione in Consiglio Regionale) per comprometterlo ulteriormente.”

“Invece di cercare la risposta alla crisi socio-economica nel risanamento dei centri abitati della regione e nella valorizzazione dei suoi paesaggi (anche come occasioni di lavoro qualificato) si procede ad una ulteriore Deregulation, alla distruzione degli argini che impediscono il definitivo disordine urbano. ”Poi, faremo una disciplina organica” annunciano; intanto predispongono leggi per comprometterne ogni effetto benefico.

Secondo il Disegno di legge, i Piani regolatori si varieranno quando si vuole, con semplice approvazione della Giunta Comunale; nemmeno più il Consiglio (caduti i controlli delle Provincie ) potrà impedire gli aggiustamenti caso per caso, richiesta per richiesta. La frase magica è ”Rigenerazione urbana”, che ormai è sinonimo di demolizione e ricostruzione; basta invocarla e si ottiene semaforo verde.

Si parla sempre di Turismo come uno dei motori di sviluppo per l’Abruzzo; ma ora tutti gli alberghi potranno cambiare destinazione, depauperando così il patrimonio di ospitalità che andrebbe invece sostenuto. Gli strumenti attuativi previsti dai PRG sono visti come grandi ostacoli e si trova modo di sostituirli con convenzioni dirette (sul modello del complesso sul litorale sud di Pescara, quello che chiudeva la vista del mare e che si è riuscito a bloccare, oggi divenuto modello per il legislatore).”

“Ma, cari Amministratori Comunali, – continua Italia Nostra – non è compito vostro redigere quei Piani Particolareggiati? Se li approntaste, tutto sarebbe ancora più snello, senza demolire il vostro stesso potere pianificatorio. In base all’articolo 12 poi, sulla base di progetti con valenza economica (e quali non ne hanno?) si possono utilizzare gli immobili per usi diversi da quelli consentiti, senza titolo edilizio. Cioè ognuno può farci quel che gli pare per due anni; non solo: questo sarà possibile anche per gli edifici pubblici che verranno concessi ai privati. Ma come, tutto ciò solo per due anni? Niente paura, ci sarà la successiva variante urbanistica a sanatoria . La legge è davvero subdola ed infila delle corsie privilegiate per la speculazione, ammantandole da emergenza post-virus e risposta alla crisi economica. Ormai le parole a favore dell’ambiente e della qualità urbana si sentono solo nei convegni; salvo approntare gli strumenti per il loro contrario.”

La risposta alla crisi – chiosa Italia Nostra – sta nella ripresa della pianificazione del territorio, nella difesa dell’Abruzzo verde”.

 

 

 

 

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