Italia Nostra

Data: 20 Agosto 2022

Ancora una nefasta stagione degli incendi in Sicilia

Riecco, in questa estate calda e inquieta del 2022, inesorabili quanto prevedibili, gli incendi: nel Palermitano, nel Trapanese, a Pantelleria, nell’Agrigentino, nel Messinese. La Sicilia è una delle regioni italiani più colpite dagli effetti del cambiamento climatico e a rischio desertificazione, anche perché dotata di scarsa copertura boschiva (solo l’11% del territorio).

A maggio avevamo sollecitato il governo Musumeci a destarsi rapidamente dal “sonno della ragione”, prima che si potessero ripetere gli errori, gli sprechi e le omissioni, gravi, degli scorsi anni. Italia Nostra, che fa parte del Coordinamento “SalviAmo i Boschi Sicilia”, ha scritto da tempo al presidente della Regione Siciliana, presentando molteplici analisi e proposte per una efficace ed efficiente gestione dei boschi e del patrimonio vegetale regionale. Stiamo altresì collaborando all’interno di una “Consulta Regionale per l’Ambiente”, una più ampia aggregazione di associazioni, impegnata, tra diversi obiettivi, a combattere il fenomeno degli incendi, perché di certo non possiamo accettare che si ripeta il disastro ambientale e paesaggistico del 2021, con 78.000 ettari di territorio bruciati (quasi lo stesso valore riscontrato nell’intero resto d’Italia). E abbiamo persino attivato un servizio di vigilanza e tutela ambientale nel Palermitano.

Nel “Piano Regionale antincendio boschivo 2020”, redatto dal Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana, un’approfondita indagine condotta nel periodo 2010-2020 evidenzia che oltre il77% degli incendi sono dolosi. In generale l’antropizzazione, unita alla precaria struttura socio-economica, ha comportato abbandoni di terreni agricoli e crescita di precarietà con conseguenti fenomeni di illegalità diffusa che, uniti a una debolezza strutturale delle istituzioni, hanno reso ancora più vulnerabile quell’area di interfaccia urbano-foresta, che in alcuni casi diventa terra di nessuno e dominio di poteri illegali. La continua emergenza antincendio, poi, è portatrice di finanziamenti non programmati facilmente intercettabili da interessi occulti e illegali.

La consueta attività di prevenzione (viali tagliafuoco, rimozione della legna e dell’erba secca dalle stradine e dai bordi dei boschi, ecc.) potrebbe ridurre i danni in maniera significativa, se si realizzasse da marzo a metà giugno. Invece, ogni anno, l’attività di prevenzione inizia tardi, quando ormai, di fatto, serve a ben poco. Quest’anno, a dire il vero, almeno in parte, è iniziata a maggio. Bisognerà però risolvere anche la questione degli operai stagionali, tutti ultracinquantenni, che sono spesso assunti in funzione dei finanziamenti e non delle effettive necessità di tutela dell’ambiente isolano.

Di certo in Sicilia servano con urgenza giovani dirigenti laureati che reintroducano criteri silvocolturali nella gestione dei boschi ed è necessario provvedere al più presto alla progettazione del ripristino dei boschi incendiati.

Inoltre, serve una solida ed efficiente struttura di gestione e controllo delle aree forestali e a macchia, altrimenti un’entità così vulnerabile come il bosco sarà sempre facile vittima di pratiche criminali e di comportamenti colposi lesivi.

Segnaliamo, infine, che raramente si individuano i criminali che appiccano gli incendi. Di fatto non conosciamo alcun colpevole. Perché? Perché molti distaccamenti del Corpo forestale siciliano sono abbandonati o sottodimensionati. Infatti, il Corpo forestale, che si occupa di spegnere gli incendi e anche del controllo del territorio e della investigazione, era costituito da 1.100 agenti e invece adesso è composto da circa 300 agenti, per la maggior parte anziani. Il nostro auspicio è che il prossimo Governo regionale si dimostri capace di maggiore programmazione e organizzazione, maggiore efficacia ed efficienza nella gestione del complesso territorio della Sicilia.

 

Leandro Janni, Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

Totò Pellegrino, Vicepresidente della Sezione Italia Nostra Trapani

Ernesta Morabito, Vicepresidente della Sezione Italia Nostra Palermo

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