Italia Nostra

Data: 14 Dicembre 2020

Catanzaro: segnalazioni di beni in pericolo e lettera al Sindaco di Stalettì

Nei mesi scorsi abbiamo inviato alla campagna nazionale dei beni culturali in pericolo, Lista Rossa, promossa da Italia Nostra, alcune schede di segnalazione per beni storici del nostro territorio, bisognosi di attenzione e tutela, molti dei quali già inclusi nelle attività della sezione:

  • complesso monastico di Santa Chiara costruito alla fine del 500, nel comune di Squillace (Catanzaro), oggetto di un recente intervento di restauro non completato;
  • ex convento di Sant’Agostino nel comune di Catanzaro fondato secondo alcuni autori nel 1561, sede fino a qualche decennio fa del vecchio ospedale della città, ora a rischio demolizione. Per questo bene è stata inviata una relazione storica alla locale Soprintendenza a cura di alcuni professionisti volontari della sezione;
  • palazzo Fazzari prestigioso edificio nel centro storico di Catanzaro, progettato e riccamente decorato dai fratelli fiorentini Federico ed Enrico Andreotti a fine Ottocento e nei primi anni del Novecento da Alfonso Frangipane. La farmacia al piano strada, arredata con ricchi arredi di ebanisteria, e i pregevoli decori del piano nobile sono a rischio scomparsa a causa di infiltrazioni dai piani sovrastanti e mancata cura da parte degli attuali proprietari.
  • ex monastero delle Clarisse del XIII secolo, ora caserma Triggiani, nel centro storico di Catanzaro. La parte storica dell’edificio, insieme ad altri edifici più recenti, è stata venduta nel 2016 senza aver ottenuto il riconoscimento di bene di interesse culturale, concesso solo in un secondo tempo. La sezione ha inviato un esposto in Procura.
  • chiesa di Santa Maria de Vetere Squillacio in località Stalettì (Catanzaro), fondata intorno al VI secolo, secondo alcuni studiosi ubicata al centro del monastero cassiodoreo Castellense del quale non restano tracce. La chiesa necessità di immediati interventi di ricostruzione e restauro.
  • Fonte Arethusa di epoca romana in località Coscia di Stalettì (Catanzaro), probabilmente antica mansio citata da Cassiodoro. La fonte necessita di immediati interventi di restauro.

Gli ultimi due manufatti segnalati alla Lista Rossa sono stati oggetto di una lettera inviata al Sindaco del Comune di Stalettì (Catanzaro) e per conoscenza alla locale Soprintendenza per sollecitare interventi di tutela e offrire collaborazione alla realizzazione di progetti di recupero grazie al generoso lavoro di volontari operanti in seno alla sezione.

per approfondimenti:

Lettera al sindaco di Stalettì

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