Onorevole Ministro Dario Franceschini
Nutriamo stima e considerazione nei confronti di tante scelte del suo Ministero e nei confronti della sensibilità e dell’intelligenza che hanno mosso gran parte delle sue scelte in questi anni, permettendo al nostro Paese di posizionarsi con grande dignità ed efficacia al centro del panorama culturale europeo, con azioni e iniziative di altissimo livello che hanno avuto la capacità di mostrare a medio e lungo termine una visione di saggezza e lungimiranza che ha saputo produrre, tutela, qualificazione e quindi anche grandi benefici economici.
Ed è proprio al suo coraggio lungimirante che ci permettiamo di appellarci con la presente nota di sollecitazione.
Qualcuno vorrebbe relegare le Soprintendenze ad ruolo solo di consenso, identificandole come un ostacolo inutile e dannoso, noi le diciamo che i territori, le comunità locali sono consapevoli che molto spesso è grazie all’azione capillare che le Soprintendenze hanno svolto che oggi siamo icona della bellezza e armonia.
Ma dalla nostra Ministro Dario Franceschini abbiamo la convinzione che oltre alla sostenibilità ambientale si debba necessariamente rispettare la sostenibilità sociale, specialmente verso territori dove donne e uomini hanno fatto scelte verso la qualità e l’eccellenza e dove una centrale a reimmissione forzata dei fluidi geotermici (la prima di 16 permessi di escavazione, già in buona parte approvati che il Piano Regionale per l’Energia intenderebbe realizzare nell’area Amiata Val d’Orcia) rappresenterebbe un tradimento per il percorso intrapreso da governance locale e imprenditori, tradirebbe le aspettative di cittadini che desiderano consegnare alle generazioni future un territorio non devastato.
Detto ciò ci permettiamo di presentarle il presente appello.
La centrale geotermo-elettrica denominata “Le Cascinelle”, prevista in Val di Paglia, nel Comune di Abbadia San Salvatore in provincia di Siena ha recentemente ottenuto l’autorizzazione da parte della Regione Toscana, nonostante la Soprintendenza competente abbia espresso parere negativo, articolato e reiterato per più volte, nell’ambito della Valutazione di Impatto Ambientale e delle relative conferenze dei servizi.
Dato il parere dissenziente espresso da soggetto sovraordinato in ragione di ben 5 pareri espressi dalla Soprintendenza di Siena, data la facoltà del Ministero di attivare di fronte al Presidente del Consiglio dei Ministri la procedura per privare di efficacia la decisione assunta in base alle posizioni prevalenti in conferenza. Tale opposizione ci risulta debba essere proposta entro una finestra temporale estremamente breve, ovvero dieci giorni dalla comunicazione della determinazione conclusiva del procedimento con approvazione da parte della Giunta regionale.
Le chiediamo quindi, con tutta la stima e la considerazione che nutriamo nei suoi confronti e nei confronti dell’operato del suo Ministero, di valutare l’attivazione dell’istituto del superamento del dissenso in conferenza di servizi, come normato dall’articolo 14-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241 e modificato dal decreto legislativo 30 giugno 2016, n. 127.
Onorevole Ministro, glielo chiedono accoratamente insieme a noi anche Enti locali, amministratori locali, associazioni operanti a livello nazionale e territoriale, imprenditori, professionisti, scienziati di più discipline.
Auspichiamo perciò un suo intervento per sventare quello che potrebbe rappresentare un percorso in grande parte irreversibile per le nostre terre.
La ringraziamo di cuore per l’attenzione e la disponibilità sempre mostrata
Andrea Abati
Presidente Italia Nostra Toscana
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