L’intento da parte dell’amministrazione comunale di demolire un muro che circoscrive il giardino della “Biblioteca popolare” (prima dell’asilo infantile) nel parco del castello ex reale di Govone, si è attirato un coro di no. La voce di Italia Nostra si leva forte e chiara per bocca della sezione di Alba che ha presentato osservazioni puntuali sulla questione.
“Tale operazione, che ha ottenuto il riconoscimento dalla Fondazione bancaria CRC nell’ambito del “Bando Distruzione” – dichiarano dalla sezione nella comunicazione inviata agli enti competenti – prevede l’abbattimento del manufatto e la conseguente risistemazione di quel comparto.
Com’è noto, il castello govonese ed il suo parco (divenuti comunali nel 1897) sono vincolati ai sensi della Legge statale n. 1089 del 1/6/1939 (“Sulla tutela delle cose d’interesse artistico e storico”), nonché sottoposti alle successive disposizioni del vigente Codice per i beni culturali. Inoltre il complesso, quale ex residenza sabauda, dal 1997 è pure riconosciuto nell’ambito del patrimonio internazionale dell’UNESCO. Va anche ricordato che proprio il parco nel 1988/1989 è stato oggetto di un lavoro di ricerca didattica e di schedatura delle piante da parte di insegnanti edalunni della Scuola Elementare statale di Govone, poi acquisito e pubblicato da “Italia Nostra” nel libro “L’albero. Conoscere per rispettare” edito nel 1995.
Il muro in questione risale a più di un secolo fa e finora non presenterebbe rilevanti condizioni di instabilità, a meno che non sussistano validi accertamenti tecnici che inficino tale apparenza. I materiali impiegati nella sua realizzazione sono laterizi trattati a vista, con tratti di muratura intonacata a calce, ripartita in addossati pilastri di mattoni anch’essi a vista (con rispettive coperture a forma piramidale), utili quali contrafforti per la staticità. Il risultato complessivo, di qualche ricercatezza, non è in contrasto con le caratterizzazioni formali ed ambientali in questo settore del parco.
Alla luce di tali considerazioni e dichiarandosi fin d’ora contraria alla demolizione e ad eventuali destinazioni del sito ad uso deposito, parcheggio o per finalità commerciali, questa Sezione di “Italia Nostra” – conclude la missiva – chiede semmai interventi di periodica ripulitura del prato e del suolo in quell’area, nonché di confacente manutenzione ordinaria del muro in questione. Inoltre, se già non effettuato, richiede pure che si esprima sulla questione la competente Soprintendenza statale, a cui comunque va sottoposto preventivamente il progetto”.