Italia Nostra

Data: 21 Dicembre 2020

Ex Manifattura: dopo lo stop del primo cittadino al progetto Coima, le associazioni chiedono altre soluzioni

Ex Manifattura: respingere il progetto Coima e percorrere altre strade. Le associazioni scrivono al primo cittadino di Lucca chiedendo che venga abbandonato il progetto attualmente presentato e invitandolo a percorrere altre strade manifestano l’esigenza di una soluzione condivisa che tenga conto dei vincoli posti al bene culturale, della sua storia e di quel che rappresenta per la comunità.

“Egregio Signor Sindaco di Lucca

Alessandro Tambellini

E, p.c. a tutti i componenti del Consiglio Comunale

Il Comitato “Uniti per la Manifattura” e le Associazioni “Custodi della Città per gli Stati Generali sulla Cultura”, “Italia Nostra”, “Lega Ambiente”, “Rete dei Comitati”, hanno appreso con soddisfazione – dalla stampa – della Sua lettera del 12 novembre scorso a COIMA SRG, con la quale Ella ha respinto la proposta di Project Financing di quest’ultima e richiesto una nuova proposta di finanza di progetto, precisando che non si doveva trattare di un mero aggiornamento della precedente proposta.

Da quanto emerso sulla stampa, nella Sua lettera si evidenziavano molteplici problematiche ed inparticolare:

*QUANTO AI PARCHEGGI OGGETTO DEL PROJECT FINANCING.

a) che la proposta presentava una “forte criticità” derivante dall’inserimento, nel perimetro dell’intervento, delle aree di Via del Pallone e Piazza (Via) della Cittadella;

b) che la questione si legava strettamente agli “effetti che potrebbero derivare sul bilancio comunale laddove venisse a mancare una entrata significativa che è garantita al Comune dal contratto con l’ente Metro s.r.l. e che determina annualmente la diretta acquisizione di una significativa percentuale dei ricavi della gestione dei parcheggi”;

*QUANTO AL COSAP (Contributo per l’occupazione del suolo pubblico).

c) che “la richiesta di poter utilizzare le nuove Piazze Pubbliche senza dover pagare il COSAP, allo stato non prevista – anzi impedita – dal vigente regolamento”;

*QUANTO ALLE AUTORIZZAZIONI DA GARANTIRE.

d) che “Sarebbe sciocco ignorare i problemi posti da una tempistica strettissima, condizionata da procedimenti amministrativi di cui non abbiamo la totale disponibilità”.

Successivamente, in data 24 novembre, COIMA SGR e Studio Rocco e Puccetti Architetti hanno presentato nuova proposta di Project Financing, con la quale – al di là della riduzione da 50 a 40 anni della durata della concessione in gestione dei parcheggi e della proposta di ripartire l’eventuale ed ipotetico “surplus” dei ricavi di tale gestione – si ripropone ancora una volta – contrariamente a quanto da Lei richiesto – il medesimo progetto, con le stesse identiche criticità da Lei già rilevate e con tutte le altre già denunciate da cittadini di ogni colore e orientamento politico.

Quella che il comunicato stampa della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca presenta infatti come “Una nuova proposta di Project Financing”, altro non è che la riproposizione del medesimo iniziale Project Financing con alcune modeste correzioni.

Lo stesso comunicato della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca illustra infatti così “le modifiche principali apportate alla proposta”:

– “demanda al futuro Piano Attuativo ogni decisione in merito all’insediamento delle nuove funzioni sugli edifici della Manifattura Sud”: (nella sostanza niente cambia, tantomeno in tema di “funzioni” degli edifici, dal momento che il Comune di Lucca – con la Variante dello scorso mese di settembre – ha già provveduto ad adeguare il R.U. alle nuove funzioni);

– “riduzione da 50 a 40 anni della durata della concessione in gestione sui parcheggi”, 40 anni sono meglio di 50, ma rappresentano pur sempre un lungo periodo pari a due generazioni di lucchesi; inoltre una domanda sorge spontanea e cioè come possa un Project financing – che prima indica in 50 anni la durata della concessione necessaria perché l’intervento sia sostenibile – ridurre d’emblée tale periodo a 40 anni, ovverosia ben il 20% in meno rispetto alla durata originariamente prevista, con conseguente riduzione del 20% dei ricavi ;

– “previsione di un meccanismo che consenta di condividere con il Comune i ricavi dalla gestione dei parcheggi, una volta raggiunta la soglia minima di redditività legata all’investimento complessivo per la realizzazione del progetto” ( la previsione di una condivisione dei ricavi con il Comune è evidentemente del tutto ipotetica, in quanto condizionata all’eventuale previo raggiungimento della soglia minima di redditività legata all’investimento complessivo per la realizzazione del progetto);

– “conferma l’esclusione del Baluardo di San Paolino dalle opere interessate dagli interventi di riqualificazione oggetto del Project Financing” ( niente altro che la formalizzazione di un impegno annunciato da tempo; inoltre viene mantenuta la passerella di collegamento fra gli edifici e la cinta muraria: segno evidente che quel baluardo e comunque il collegamento con le mura si intende evidentemente sfruttare ).

Alla luce di quanto COIMA ha riproposto e delle considerazioni che precedono, Le chiediamo, Signor Sindaco, se non è il momento – permanendo le stesse criticità da Lei stesso evidenziate nella Sua lettera – di respingere una volta per tutte la proposta di COIMA e percorrere altre strade:

a) che garantiscano alle casse comunali il mantenimento degli introiti dei parcheggi e dei proventi COSAP;
b) che assicurino la salvaguardia delle prerogative istituzionali del Comune di Lucca riguardo alle politiche di programmazione dell’Ente, in particolare in tema di mobilità e sostenibilità ambientale ;

c) che assicurino al Consiglio Comunale ed alle Amministrazioni che verranno, e prima ancora ai cittadini, di valutare la possibilità di mantenere di proprietà pubblica gli immobili costituenti la porzione sud della ex Manifattura, e ciò anche in vista dei futuri importanti stanziamenti di denaro pubblico previsti in funzione del benessere della “next generation” e delle nuove possibilità previste in termini di parternariato pubblico-privato su beni culturali, per non parlare dell’opportunità di poter godere dei nuovi benefici fiscali introdotti dalle recenti normative emergenziali del Governo.

In sintesi i sottoscritti, visto che quanto da Lei richiesto ai proponenti il Project Financing nella Sua lettera del 12 novembre scorso è stato sostanzialmente disatteso, attendono fiduciosi il rigetto anche dell’ultima proposta ricevuta dall’Amministrazione Comunale.

A tal fine è utile riprendere anche alcune considerazioni sul Project financing che già sono state oggetto di un ricco dibattito sui quotidiani locali tradizionali e on line, cercando di fare chiarezza:

1. L’oggetto del proposto Project Financing consiste sostanzialmente nella realizzazione di quattro parcheggi; uno all’interno della ex Manifattura; uno in Piazza (Via) della Cittadella; uno in Via del Pallone ed uno in Piazzale Verdi (l’area oggi adibita a terminal bus); a ben vedere, però, più che di realizzazione di quattro parcheggi dovrebbe parlarsi di ristrutturazione di quattro parcheggi già esistenti, in quanto all’interno della ex Manifattura un parcheggio multipiano già c’è, certamente meno bello e moderno di quello in progetto, ma già esiste, è funzionale e funziona; altrettanto può dirsi per i parcheggi di Piazza (Via) della Cittadella, Via del Pallone e Piazzale Verdi (quest’ultimo attualmente utilizzato quale terminal bus, ma pur sempre esistente solo che si sposti altrove il terminal).

2. A fronte degli interventi su questi quattro parcheggi il Comune di Lucca – tra i vari impegni – si assumerebbe quello di concedere la loro gestione, per 40 anni al privato, nonché l’impegno di cedere per sempre la proprietà dei 18.000 mq. Circa della porzione sud della ex Manifattura. L’area sud dell’ex Manifattura – infatti e come abbiamo già avuto modo di evidenziare – non era e continua a non essere oggetto del Project financing, ma è presa in considerazione dal Project solo come contributo che il Comune di Lucca dovrebbe versare per assicurare l’equilibrio finanziario dell’operazione; in altre parole il Comune di Lucca, oltre a dare in concessione per 40 anni la gestione dei parcheggi, dovrebbe anche compartecipare all’operazione con un proprio contributo, ma – anziché corrispondere tale contributo in denaro – dovrebbe cedere a un privato la proprietà di grande parte di un bene culturale quale è l’ex Manifattura. Cessione rispetto alla quale noi siamo contrari, in quanto riteniamo quest’area strategica per la città e, quindi, da conservare in proprietà comunale.

3. I sostenitori di questa cessione sostengono la bontà del Project Financing in quanto – a loro dire – la porzione sud dell’ex Manifattura diverrebbe di proprietà di un “Fondo immobiliare chiuso di investimento” partecipato dalla sola Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, quindi facente capo ad un’istituzione lucchese. Ricordiamo che i Fondi immobiliari chiusi hanno una durata predeterminata nel tempo, dopo di che il relativo patrimonio viene liquidato (ovverosia ceduto); che tale liquidazione può anche essere anticipata; che in corso di durata, il Fondo può anche dismettere (ovverosia cedere) parte del proprio patrimonio; che in ogni caso le quote del fondo possono essere cedute a terzi in ogni momento e quindi, anche nella migliore delle ipotesi – prima o poi – l’area potrà essere ceduta a chiunque.

4. Il Project Financing attribuisce agli oltre 18.000 mq. della ex Manifattura destinati ad essere ceduti un valore di 3 milioni e 200 mila euro, mentre lo stesso Comune di Lucca, nel febbraio 2017 (quindi appena due anni prima la prima proposta di Project Financing in questione), aveva messo all’asta 1/3 circa di quello stesso complesso immobiliare per ben 5 milioni di euro.

5. Non risultano tempi certi definiti dal Project Financing per la completa sistemazione della porzione sud della ex Manifattura, che una volta ceduta potrebbe anche rimanere in tutto od in parte e per lungo tempo nelle condizioni attuali tanto è vero che gli stessi proponenti si riservano il diritto di non procedere alla completa ristrutturazione, se non se e quando si affacceranno sul mercato proposte di utilizzo del bene adeguate a garantire la giusta redditività.

6. Rimangono inoltre in piedi tutte le ulteriori criticità del progetto, quali – tra le altre e come già ampiamente emerso sulla stampa – gli impegni e le limitazioni che il Comune di Lucca dovrebbe assumere a proprio carico in tema di politiche sulla mobilità alternativa (divieto di promuovere trasporti alternativi all’auto nelle aree limitrofe a quella del Project), in tema di tariffe dei parcheggi (che nelle aree limitrofe non potrebbero essere inferiori a quelle praticate nei parcheggi oggetto del Project), in tema di realizzazione di nuovi parcheggi nelle vicinanze (che sarebbero vietati).

7. Infine ma non meno importante, rimane anche la incongrua passerella che, “sorvolando” Via del Pallone, dovrebbe mettere in comunicazione la ex Manifattura con le Mura urbane, andando con ciò anche a costituire un pericolosissimo precedente.

In conclusione una domanda che – a questo punto – appare retorica: merita cedere (e tanto più a quel prezzo) un’area strategica della città; condizionare per 40 anni tariffe e dislocazione dei parcheggi in tutta l’area circostante, nonché limitare la possibilità per il Comune di promuovere in quell’area politiche di mobilità alternativa; nonché ancora rinunciare ad un bene culturale sito in una collocazione strategica che consentirebbe di riprogettare la Lucca del futuro, il tutto per “ristrutturare” quattro parcheggi già esistenti e che per di più – per i prossimi 40 – dovrebbero passare dalla gestione della società comunale Metro s.r.l. alla gestione di un privato, con conseguente perdita dei relativi introiti da parte del Comune di Lucca?

Gli scriventi propongono all’Amministrazione comunale un’altra strada: per percorrerla con determinazione e coraggio il ruolo principale, la responsabilità prima spettano legittimamente ai nostri Rappresentanti che vanno supportati da una Cittadinanza attenta e consapevole.

Signor Sindaco, noi siamo certi che Lei intenda veramente provare a risolvere l’annosa, complessa e per molti versi travagliata vicenda che ha come oggetto un prezioso bene culturale, il più antico monumento di Archeologia industriale e della cultura del lavoro nel nostro Comune, che sta a cuore a tutti i Lucchesi, da salvaguardare e rigenerare nel suo insieme.

Per affrontare questa complessa questione, ne siamo consapevoli, ci vorranno coraggio, creatività e determinazione e l’Amministrazione comunale non dovrà essere lasciata sola né dalle Fondazioni bancarie né dai Cittadini.

Una volta ben avviata e definita la destinazione d’uso dell’area PIUSS, ci si muova dunque con spirito progettuale per quanto riguarda la sistemazione dell’area sud del vasto immobile che, ripetiamo, va considerato nel suo insieme se di rigenerazione si vuol parlare.

Si consideri, da parte dell’Amministrazione, l’opportunità di predisporre un proprio partecipato Progetto per questa “parte del tutto”, un Progetto nuovo che tenga conto dei vincoli posti al bene culturale, della sua storia e di quel che rappresenta per la nostra comunità

Grazie per l’ascolto.

Con i migliori saluti”.

Lucca,19.12.2020

 

Il Comitato “Uniti per la Manifattura” e le Associazioni ” Custodi della Città per gli Stati Generali sulla Cultura “, “Italia Nostra”, “Lega Ambiente”, “Rete dei Comitati”

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