Italia Nostra

Data: 9 Giugno 2020

Gestione verde pubblico a Caserta: le associazioni scrivono al Ministro dell’Ambiente e al Mibact

Caserta: sulla gestione e manutenzione degli spazi verdi in città, diciannove associazioni riunite nel comitato «Amici di villetta Padre Pio» scrivono al Ministro dell’Ambiente, al Mibact, al presidente della Regione e al Comando regionale dei carabinieri forestali per chiedere il rispetto e la salvaguardia del verde pubblico. Tra i firmatari del documento si rinvengono Agesci, Arci, Borghi Del Belvedere, Caserta Cambia Caserta, comitato Caserta Città Di Pace, Caserta Città Viva, Comitato in cammino per la pace e i diritti umani, Comitato Villa Giaquinto, Comitato Macrico Verde, centro sociale Ex Canapificio, Greencare Caserta, Italia Nostra, Laboratorio Millepiani, La Lunapiena, Lipu, Piedibus, Spazio Donna, Uisp e Wwf. E anche tanti cittadini che svolgono attività di per realtà  sociali importanti del territorio come Legambiente e Cittadinanzattiva.

«Da circa otto mesi – si legge nel testo a firma degli ambientalisti – abbiamo avviato sul territorio di Caserta un azione dimonitoraggio dello stato di conservazione e manutenzione del patrimonio arboreo, delle piazze, delle villette e più in generale del verde cittadino. Un operazione che ha consentito di evidenziare numerosi interventi da parte dell amministrazione comunale, a nostro avviso, non rispettosi della normativa vigente in materia ambientale. In particolare abbiamo rilevato una potatura selvaggia e fuori stagione dei lecci che circondano piazza Vanvitelli, l’abbattimento di tigli di alto fusto in un area in località San Leucio notoriamente sottoposta a vincolo paesaggistico, un progetto di abbattimento di alberi in piazzetta Padre Pio poi scongiurato grazie al nostro intervento».

La stessa manutenzione ordinaria lascia molto a desiderare.

«Ne sono testimonianza – spiegano – molti alberi secchi non rimossi così come alcune potature inadeguate che hanno portato alla morte di alcuni esemplari. A tutto ciò occorre poi aggiungere – continua la nota – che a Caserta non è stato piantato un solo albero per i nuovi nati, non si è proceduto, come più volte richiesto, al censimento degli alberi monumentali, non sono stati affidati gli spazi verdi, tramite contratto e patti di collaborazione, alle associazioni che ne avevano fatto richiesta, non sono state individuate le risorse necessarie alla sorveglianza di queste aree».

Le associazioni avevano suggerito all’Ente di avvalersi dei percettori del reddito di cittadinanza, circa un centinaio quelli residenti a Caserta, per avviare i noti progetti di utilità collettiva. Da qui l’appello al Governo e alle altre istituzioni per chiedere una verifica tempestiva sull’operato dell’amministrazione comunale con uno sguardo particolare rivolto «all’opportunità di alcune azioni messe in campo dall Ente alla luce della normativa vigente e anche nel rispetto del Decreto del Ministero dell Ambiente sulla gestione del verde pubblico pubblicato in gazzetta ufficiale il 4 aprile scorso».

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