Italia Nostra Abruzzo ha inviato una lettera al Ministro della Cultura, Dario Franceschini, per stigmatizzare quanto realizzato alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Ecco il testo:
Alla cortese attenzione del Ministro della Cultura
A pochi giorni dall’ultimazione dei lavori per la realizzazione di gradonate per 400-500
posti a sedere davanti alla Porta Santa della Basilica di S. Maria di Collemaggio all’Aquila,
prevista per il giorno 19 agosto, lo scrivente Consiglio delle Sezioni d’Abruzzo
dell’Associazione “Italia Nostra” si rivolge a Lei con la presente lettera per manifestare
tutto il proprio dissenso su questo intervento.
I giochi sono fatti e non si tratta di tentare di fermare i lavori. Si tratta di stigmatizzare la
disinvoltura con cui Comune e Soprintendenza, per quanto di propria competenza, sono
intervenuti sul contesto di un monumento simbolo dell’arte e della religiosità abruzzese, e
non solo.
Il pretesto? La prossima visita del papa in occasione della Perdonanza, per la quale si
poteva più opportunamente provvedere per mezzo di strutture temporanee.
I fondi? Complementari al Pnrr per i territori colpiti dal sisma 2009 e Centro Italia: oltre
700.000 euro. In spregio dell’occasionalità dello scopo e di tutti i discorsi di facciata sulla
destinazione socialmente utile di questi ultimi.
I tempi? Acceleratissimi, senza nessuna consultazione cittadina.
Il risultato estetico? A nostro avviso pessimo, con il parziale sbancamento della collinetta
frontistante la Porta Santa e le gradonate in gabbionate di pietre a vista e sedute in
materiale sintetico.
Interventi del genere portano necessariamente a interrogarsi sullo spirito del vincolo
“indiretto” di cui all’articolo 45 del Codice, a cui, come ex art. 21 L. 1089/1939 il contesto
della Basilica è assoggettato fin dal 1957. Interrogandosi, in particolare, sulle modalità
della sua gestione, caratterizzate dall’assoluta discrezionalità delle istanze periferiche del
Ministero. Proprio quella discrezionalità che la “Carta del restauro” ha cercato di contenere
in materia di vincoli “diretti”, in seguito anche ai lavori di “restauro” della stessa Basilica di
S. Maria di Collemaggio, realizzati agli inizi degli anni ‘70 del secolo scorso.
Inoltre il luogo dell’intervento è anche interno all’area dell’ex Ospedale psichiatrico,
dichiarata “di interesse culturale” e verificata come tale nell’anno 2011.
A fronte della leggerezza con cui si è così pesantemente intervenuti, nel timore che la
presenza del pontefice possa essere anche in futuro il grimaldello per scardinare ogni
istanza di tutela, qui come altrove, Le facciamo pervenire i nostri più cordiali saluti nella
certezza che Lei saprà comprendere le motivazioni profonde della nostra indignazione.
Il Presidente Regionale
Pierluigi Vinciguerra