Italia Nostra

Data: 6 Maggio 2019

#INheritageweek – Due beni scelti a Osimo: Chiesa dell’Annunziata Nuova o di Montefiorentino e Museo Civico di Palazzo Campana

Chiesa dell’Annunziata Nuova o di Montefiorentino (1505): E’ la Chiesa del Cimitero Maggiore. Rimaneggiata, vi è stato aggiunto un portale negli anni ’40 disegnato dall’arch. Innocenzo Sabbatini. All’interno della chiesa,  nella parte in fondo, dietro l’altare,  c’è un sacrario relativo alle vittime osimane nella prima guerra mondiale. Sono riportati su lastre marmoree i nomi dei 360 Caduti osimani nella prima guerra mondiale. Il Sacrario è stato realizzato da A. Marchegiani. L’edificio, che anticamente veniva chiamato “Chiesa dei Minori Osservanti, ha custodito per secoli il quadro di Lorenzo Lotto rappresentante la Madonna con Bambino e Angeli, realizzato nel 1512 dall’artista veneto su commissione del nobile osimano Andrea Gozzolini. Nel 1911 il dipinto fu trasferito nel Palazzo Comunale dove fu rubato. Oggi resta la cornice antica, esposta a Palazzo Buonaccorsi, a Macerata, in occasione della mostra sul Lotto.

MOTIVAZIONE DELLA SCELTA

La Chiesa è chiusa a causa del sisma. Per la cittadinanza locale è una grave mancanza il fatto di non poterla più vivere.

EVENTO IN PROGRAMMA

Evento musicale nel piazzale antistante la Chiesa o incontro informativo nella messa domenicale presso la Chiesa della Misericordia che sostituisce le funzioni delegate alla Chiesa del Cimitero Maggiore.

Museo Civico di Palazzo Campana:  la sede museale si trova negli ambienti a piano terra del Palazzo Campana, un tempo adibiti a granaio e forno. Il nucleo principale è costituito dalla collezione della Civica Raccolta d’Arte, ospitata nel museo dal 1980. Molte delle opere esposte provengono da palazzi o chiese della città. Tralasciate e in cattivo stato di conservazione, nel 2000 vennero restaurate ed entrarono a far parte della collezione permanente del museo. L’allestimento museografico è stato curato dall’architetto anconetano Massimo Di Matteo; ha progettato la disposizione dei pezzi in ordine prevalentemente cronologico, riservando alle opere più antiche i locali dell'”ex granaio” e a quelle dell’arte moderna, tra ottocento e novecento, la zona dell'”ex forno”.  Alla  collezione della Civica Raccolta d’Arte sono state affiancate le altre opere finora conservate nel Palazzo comunale tra cui spiccano la Madonna col Bambino, scultura lapidea del XIII secolo, e la Incoronazione della Vergine, polittico di Antonio e Bartolomeo Vivarini. Tra le opere più importanti realizzate per la città nel corso dei secoli si segnalano gli affreschi del XIV secolo di Andrea da Bologna (not. dal 1369 al 1377), staccati dalle pareti del Monastero di San Nicolò, le opere a soggetto sacro provenienti dalle chiese del territorio e dagli ordini religiosi soppressi, tra cui si segnalano i dipinti di Claudio Ridolfi (1570-1644); le sculture lignee del XVII secolo, le statuine presepistiche della prima metà del XX secolo realizzate dal leccese Luigi Guacci, nonché le numerose opere di autori contemporanei: tra tutte basterà ricordare quelle degli osimani Bruno da Osimo ed Elmo Cappannari. Il percorso di visita comprende inoltre il raggiungimento della vicina Chiesa di San Silvestro Abate, edificio del XVII secolo dall’impianto ottagonale, dove si possono ammirare alcune tele di Giovanni Francesco Guerrieri (1589-1657) e dipinti del XVII-XVIII secolo. La chiesa può ospitare esposizioni temporanee e manifestazioni culturali.

Il Palazzo Campana, abitato sino alla fine del ‘600 dalla nobile famiglia Campana, ed oggi di proprietà dell’Istituto Campana per l’Istruzione permanente, venne completamente ristrutturato nelle forme attuali nel XVIII secolo, per essere trasformato da abitazione nobiliare in Seminario e Collegio, conservando questa destinazione d’uso fino al 1967. Tra gli alunni del Collegio vanno ricordati personaggi famosi come Leone XII, Pio VIII e Aurelio Saffi. In seguito l’Ente proprietario vi fece apportare altre modifiche strutturali in funzione delle proprie esigenze culturali e didattiche. Il Palazzo ospita, oltre al Museo Civico, l’Archivio storico comunale dove sono conservati, tra l’altro, una ricca collezione di pergamene dal 1061, gli Statuti Comunali del XIV secolo e il Libro Rosso del Comune di Osimo; la Biblioteca comunale fondata nel 1667 da Francesco Cini che può vantare circa centomila volumi; la Biblioteca del Collegio che comprende, tra l’altro, incunaboli e pregevoli manoscritti e la Sezione archeologica del museo, provvisoriamente allestita nella “Sala dell’Arco”, dove sono esposti materiali archeologici di proprietà statale, in deposito temporaneo, rinvenuti in circostanze e tempi diversi nel territorio di Osimo.

MOTIVAZIONE DELLA SCELTA

Sollecitare la riapertura, la sistemazione o l’accorpamento del Museo Civico con il Museo Diocesano, allo scopo di rendere fruibile tutto il patrimonio artistico osimano.

EVENTO IN PROGRAMMA

Convegno sullo sviluppo sostenibile per valorizzare le risorse locali, sia dal punto di vista ambientale che culturale. Attenzione sui beni culturali ed artistici della città e sulla necessità che vengano fruiti. Verranno approfonditi i concetti di  turismo sostenibile, dell’importanza della riapertura del Museo Civico, della messa in rete dei musei e punti culturali di Osimo.

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