Lo scorso 15 novembre la Sezione Sud Salento di Italia Nostra ha inviato alla Direzione Progettazione e Realizzazione lavori dell’ANAS e al Coordinamento territoriale Adriatica – Area compartimentale Puglia della stessa Azienda – una formale diffida nel procedere alla redazione del progetto esecutivo del 1° Lotto dei Lavori di ammodernamento e adeguamento della S.S. 275 sulla base di quanto predisposto nel progetto definitivo pubblicato il 20.11.2017. Tale nota di diffida è stata inviata anche per conoscenza al Presidente della Giunta, agli Assessori ai Trasporti, alla Pianificazione territoriale e all’Ambiente della Regione Puglia nonché al Presidente della Provincia di Lecce e ai Sindaci dei Comuni di Melpignano, Maglie, Scorrano, Muro Leccese, Botrugno, San Cassiano, Nociglia, Surano, Montesano Salentino, Andrano e Tricase.
Dalle notizie apparse sulla stampa negli ultimi mesi e dal dibattito che ne è scaturito sembrerebbe che le problematiche afferenti l’ammodernamento della S.S. 275 riguardino essenzialmente il 2° Lotto (tratto da Tricase a S. Maria di Leuca) che – se si realizzerà – dovrebbe essere a due corsie e di cui non è stato ancora individuato il percorso. Pur essendo di indubbia rilevanza l’approfondimento di ogni aspetto attinente il 2° Lotto dell’opera (che dovrà necessariamente essere valutato con estremo rigore date le caratteristiche del territorio interessato), risultava e risulta ancor più indispensabile ed urgente che, prima di procedere all’approvazione del progetto esecutivo e all’affidamento dei lavori, si riconsideri la sezione stradale e la tipologia delle opere previste per il 1° Lotto dell’arteria che, dalle caratteristiche del Progetto definitivo, risulta sovradimensionata e le cui opere non rispondono ai requisiti di sostenibilità ambientale e di valenza paesaggistica.
Non a caso e per tali ragioni la Sezione Sud Salento di Italia Nostra aveva inviato in data 1 febbraio 2018 ai suddetti Uffici dell’ANAS le proprie osservazioni e proposte affinché venisse predisposto un progetto organico con il territorio, che garantisse la sicurezza e la funzionalità delle utenze e per effettuare un intervento innovativo con l’applicazione di quelle metodologie e tecniche in grado di limitare gli impatti, contenere i consumi, ottimizzare le risorse e qualificare il territorio sotto l’aspetto ambientale e paesaggistico. Tali criteri, con una appropriata progettazione e attraverso momenti di consultazione e di partecipazione, potevano e potrebbero trovare le più ampie convergenze da parte dei diversi soggetti istituzionali e sociali interessati in quanto rispondenti alle tematiche – sempre più stringenti – correlate agli sprechi energetici, al consumo e impermeabilizzazione del suolo, alle alterazioni del paesaggio, al surriscaldamento climatico, alla diminuzione delle superfici agricole e alla riduzione delle aree verdi.
I tempi e le vicissitudini che hanno caratterizzato la vicenda di tale opera a partire dai primi anni ‘90, se per molti versi hanno evidenziato inadeguatezze, ritardi ed attività poco lecite (cui anche la magistratura è intervenuta), per altri hanno consentito di far crescere la consapevolezza che tale opera non può essere pensata in maniera avulsa dal territorio, sia per gli aspetti sociali ed economici sia per quelli ambientali e paesaggistici; infatti, le indubbie istanze finalizzate a rendere più sicura e più efficiente tale infrastruttura devono inevitabil-mente conciliarsi con quelle della salvaguardia delle risorse ambientali e con le peculiarità paesaggistiche dei luoghi attraversati per far sì che gli interventi risultino compatibili e – allo stesso tempo – qualificanti. I criteri della qualità e del benessere, unitamente a quelli della bellezza, sono oggi più che mai presupposti fondamentali perché un’opera pubblica possa essere condivisa e che le risorse impegnate siano ben utilizzate.
Sulla base di tali considerazioni e principi la Sezione Sud Salento di Italia Nostra, pur condividendo il tracciato del 1°Lotto dell’opera e la realizzazione delle 4 corsie (per i primi due tronchi), con sede contenuta entro i 16 m di larghezza (invece dei 22 previsti) mentre per il terzo tronco (essendo ex novo) che sia a n. 2 corsie (ovvero a 11 m di larghezza) poiché andrà a collegarsi con il 2° Lotto dell’opera che sarà a due corsie, non avendo ricevuto alcun riscontro in merito alle note inviate lo scorso 1 febbraio, ha chiesto all’ANAS, prima di procedere alla redazione e approvazione del progetto esecutivo del 1° Lotto dei lavori riguardante l’adeguamento della S.S. 275 (tratto Melpignano-Tricase), di prendere in esame le osservazioni inviate in data 1 febbraio 2018 e – nel contempo – ha diffidato la stessa Azienda a procedere all’approvazione del progetto esecutivo del 1° Lotto così come individuato nel Progetto definitivo pubblicato in data 20.11.2017 in quanto, oltre a non trovare alcuna giusti-ficazione per i flussi di traffico, risulta dispendioso economicamente e non rispondente ai fondamentali principi della tutela delle risorse ambientali e paesaggistiche.
Il Presidente Marcello Seclì