Si pubblica una nota sulla partecipazione dell’ Associazione Italia Nostra alla riunione degli Stati Generali per il rilancio del Parco Geominerario della Sardegna, tenutasi a Iglesias, nel villaggio minerario di Monteponi, il 29 novembre 2019
Riprende vigore in Sardegna la mobilitazione per la rinascita del parco geominerario, promossa e sostenuta dalle comunità locali, dalle associazioni culturali, ambientaliste ed umanitarie, da esponenti della cultura e dell’università che già vent’anni fa erano scesi in campo per chiedere, attraverso l’istituzione del Parco Geominerario, la riconversione sociale ed economica delle aree minerarie dismesse, la tutela dell’ inestimabile patrimonio culturale, identitario, scientifico, architettonico, paesaggistico lasciato da secoli di attività estrattiva e una nuova prospettiva di sviluppo nei territori marginalizzati dall’abbandono dell’ attività produttiva legata allo sfruttamento delle risorse del sottosuolo.
Una lunga lotta che ha visto l’occupazione per oltre un anno di gallerie minerarie, un presidio ininterrotto per 14 mesi davanti alle più alte sedi delle istituzioni regionali, petizioni, documenti, manifestazioni, organizzati dalle Associazioni, ma anche dai lavoratori, dai sindacati, dagli studenti, dalla chiesa… fino al decreto istitutivo firmato nel 2001 dal ministro Matteoli
Da sottolineare che questo progetto era stato presentato e aveva ottenuto il prestigioso riconoscimento dell’UNESCO già nel 1998!
Purtroppo in questi due decenni il grande piano strategico del parco è stato mortificato dal disinteresse delle istituzioni, da ostacoli burocratici, da inefficienze, ritardi e incapacità degli organismi direttivi e gestionali che ne hanno gravemente compromesso il decollo, fino all’inaccettabile ritiro del prestigioso riconoscimento già concesso dall’Unesco.
A seguito di questo declassamento, la protesta e la mobilitazione è ripartita da uno dei luoghi simbolo del parco, l’officina del Pozzo Sella nella miniera di Monteponi (Iglesias), splendido esempio di archeologia industriale, recuperato e convertito alla fruizione sociale, dove centinaia di persone, molte delle quali protagoniste delle lotte precedenti, si sono autoconvocate per ribadire che il parco geominerario non può essere cancellato, che esso rappresenta per tutta la Sardegna una grande opportunità alla quale non si può rinunciare e confermando il loro impegno per la sua rinascita.
Fanny Cao – Vice presidente CR Sardegna di Italia Nostra
didascalie foto
Stati Generali del Parco Geominerario. Officina del Pozzo sella – Miniera di Monteponi. Intervento della sottosegretaria del MISE dott. Todde
La Laveria Lamarmora sulla costa tra Nebida e Masua (Iglesias)