Italia Nostra

Data: 7 Ottobre 2020

La Sezione di Alba ha preso parte alla camminata dimostrativa lungo la “via Gavigena”, relativa al completamento dell’autostrada Asti-⁠Cuneo

Il 19 settembre 2020 s’è svolta una camminata dimostrativa lungo la cosiddetta “via Gavigena”: un percorso originato dal Gruppo Gavio in relazione al progetto di completamento dell’autostrada Asti-Cuneo. La manifestazione, nei territori comunali di Verduno, La Morra e Cherasco (CN), è stata organizzata dall’Osservatorio per il paesaggio di Langhe e Roero (al quale aderisce pure la Sezione albese di Italia Nostra), con il supporto del Forum Salviamo il Paesaggio, di Friday for Future, del “Comitato locale SI SI SI” e di “Fiumanità”. Oltre a numerosi attivisti delle associazioni ambientaliste ed altre persone interessate (complessivamente oltre 120 partecipanti), vi hanno anche preso parte esponenti dei Comuni di Alba, Roddi e Verduno, nonché un Consigliere regionale della minoranza consigliare. Pure un gruppo della Sezione albese di Italia Nostra (composto dal Presidente e da vari soci) è stato attivamente partecipe, come alcuni soci della Sezione di Bra.

La camminata, da borgata Molino di Verduno al moncone autostradale nel territorio di Cherasco, ha ancora messo in evidenza il pregio paesaggistico ed ambientale della zona correlata al corso del fiume Tanaro, composta perlopiù da pendii collinari, da aree boschive, intervallate da noccioleti e prati. Ha sottolineato la notevole esigenza di salvaguardare il paesaggio fluviale ed agricolo, di evitare il consumo del suolo, di tutelare la biodiversità dei luoghi.

Durante la manifestazione è stata ribadita la posizione delle associazioni ambientaliste nei confronti del progetto di completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, con proposizioni alternative al percorso in previsione, con l’intento di evitare gravi compromissioni paesistiche, con la finalità di porre maggiore attenzione alla fragilità dei terreni interessati da quanto finora viene prefigurato. Fra le controproposte avanzate si evidenziano: la realizzazione di una superstrada (non l’autostrada a pagamento) con 12 metri d’ampiezza d’asfalto invece dei 25 autostradali, un tunnel ad unica canna (compatibile con i costi dell’accordo) meno impattante di un lungo viadotto, la realizzazione di opere complementari per facilitare il collegamento con il nuovo ospedale Alba-Bra ed alleggerire il traffico sulla provinciale Sp 7 e in altre strade. Si sottolinea pure la necessità di pervenire ad un incontro con rappresentanti della Regione Piemonte, del Governo statale e del Gruppo Gavio per un confronto aperto ed utile sulla problematica inerente il progetto e sulle proposte alternative delle associazioni ambientaliste.

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