Grande e potente è la sfida lanciata ieri da Virginia Raggi: il piano straordinario per abbattimenti e – Italia Nostra Roma sottolinea, con forza – la sostituzione contestuale delle alberate.
Sfida necessariamente tecnico-scientifica e culturale. Oggi lo sviluppo e la conoscenza delle nuove tecnologie consentono di dare un importante aiuto attraverso il monitoraggio dello stato di salute degli alberi.
Italia Nostra Roma chiede che il nuovo assessore all’ambiente di Roma Capitale abbia un altissimo profilo professionale che investa diverse discipline: storico-urbanistica, agronomica, forestale, paesaggistica, botanica e, inevitabilmente, profonda e comprovata esperienza di storia e restauro dei giardini storici.
Le competenze amministrative del futuro assessore all’Ambiente sono date per scontate.
L’emergenza è reale ma va gestista a breve, medio e lungo termine, non solo per tamponare i danni ma per pianificare, in futuro, la gestione e il restauro del verde con alti criteri scientifici.
Roma è la capitale europea che possiede, in ambito cittadino, la qualità e quantità di verde storico e urbano più estesa d’Europa.
Parigi calcola nel verde cittadino anche tutti i viali alberati oltre a parchi extraurbani come il Bois de Boulogne e il Parco di Vincennes arrivando comunque ad un patrimonio molto inferiore a quello di Roma ma con personale altamente specializzato tra giardinieri e architetti paesaggisti.
Roma vale meno di Parigi? No per davvero.
La sfida è internazionale, l’asticella delle competenze del futuro assessore all’ambiente deve essere spinta verso l’alto.
L’Italia definita “Giardino d’Europa” e Roma sua Capitale devono essere all’altezza del patrimonio che la storia ed il paesaggio ci hanno consegnato.
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