Italia Nostra

Data: 12 Dicembre 2016

I rifiuti dell’Ilva destinati a Siracusa, la denuncia di Italia Nostra: “La Sicilia non è una discarica”

C’è chi intende fare affari e trasformare la Sicilia in una grande discarica e c’è chi come noi di Italia Nostra pensa che la Sicilia sia una terra straordinaria, da conoscere, tutelare, valorizzare. Una terra ricchissima di biodiversità, di risorse paesaggistiche, di beni storico-artistici. Una terra dai prodotti alimentari speciali. Unici. La provincia di Siracusa, in particolare il cosiddetto “triangolo della morte” Augusta, Priolo, Melilli,  continua ad essere offeso dal punto di vista ecologico ed ambientale – in dispregio alle leggi, alle decisioni politiche-istituzionali. In dispregio alle più elementari regole di buon senso (vedi https://www.italianostra.org/?p=49732). I rifiuti dell’ILVA con destinazione Siracusa sono ormai una realtà. Una tragica, sconcertante realtà. “Un carico di 32 mila tonnellate di rifiuti speciali spediti dall’Ilva di Taranto e scaricati in provincia di Siracusa, senza che nessuno ne sapesse nulla e aggirando le decisioni del Parlamento”. La denuncia è del deputato regionale Vincenzo Vinciullo. “Ieri in commissione Ambiente, convocata su mia richiesta, è stata fatta chiarezza sull’arrivo, all’insaputa di tutti, di sostanze definite rifiuti speciali ma non pericolosi – dice Vinciullo. Ho contestato il fatto che sia stata disattesa la risoluzione numero 22 della Commissione Ambiente e Territorio, che aveva invitato il governo regionale a vigilare affinché non arrivasse più, senza l’accordo con i soggetti responsabili della Provincia di Siracusa, materiale proveniente dall’Ilva di Taranto”. E’ vergognoso come tutto ciò avvenga, si perpetui a danno del territorio e della salute dei cittadini. Un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo a causa di un modello di sviluppo sbagliato. Del tutto improprio. “Ciò che lascia sbalorditi è come il Ministero, o chi per lui, abbia consentito di aggirare le disposizioni del Parlamento siciliano, facendo sbarcare il polverino a Catania e non più ad Augusta, ricorrendo all’Arpa di Catania, si presuppone, all’Asp di Catania, è sperabile pensare, ma di fatto, aggirando le disposizioni impartite dalla Commissione parlamentare referente per la Regione – aggiunge Vinciullo.” In Commissione Ambiente e Territorio è stata approvata una risoluzione proposta – appunto – dal deputato Vincenzo Vinciullo (NCD) e firmata anche dalla deputata (PD) Marika Cirone De Marco e dal deputato (M5S) Giampiero Trizzino. Risoluzione che impegna il governo “ad attivarsi immediatamente al fine di bloccare l’arrivo indiscriminato di rifiuti nell’Isola e costituire un tavolo di concertazione al fine di creare le condizioni ottimali per gestire i rapporti con lo Stato, rivendicando al contempo, risposte su quelli che sono gli interessi legittimi della Sicilia e dei siciliani”. Di certo le ineffabili affermazioni – dei mesi scorsi – del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti non sono affatto tranquillizzanti, né accettabili per un territorio che di problemi ambientali ne ha accumulati fin troppi. Noi di Italia Nostra sollecitiamo le forze sane del territorio a vigilare. Sollecitiamo la Magistratura e le Forze dell’Ordine a far luce su questa controversa e sconcertante vicenda.

Leandro Janni, Presidente del Consiglio Regionale Italia Nostra Sicilia Lucia Acerra, Presidente della Sezione Italia Nostra Siracusa Nella Tranchina, Responsabile del Presidio Italia Nostra Melilli

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