Italia Nostra

Data: 7 Luglio 2020

Le mura di Lucca sotto attacco

Il progetto a firma COIMA, di cui in questi giorni si discute, รจ talmente arrogante da non credere possibile che qualcuno lo abbia semplicemente pensato e proposto. Con una candidezza disarmante il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Bertocchini, dice che la gestione di un baluardo delle mura, di quelle mura che sono il bene storico ed architettonico piรน importante della cittร  e che appartiene da sempre ai cittadini, sarร  gestito da un privato, che ci pianterร  alberi, ci installerร  sedute trendy, aree per lo sport, punti di ristoro, servizi, installazioni dโ€™arte e magari organizzerร  l’aperitivo alle 18,00 per i condomini dei numerosi appartamenti ย con grandi finestre ย sulle mura che costruirร  e venderร  molto bene, perchรฉ saranno collegati con una passerella al baluardo San Paolino. Basta solo pensare a questo ipotizzato collegamento (per tacere di tutto il resto) per comprendere quale mancanza di rispetto verso la cittร  ed il suo patrimonio sia insita nellโ€™ipotesi di project: ex Manifattura Tabacchi e Cinta Muraria, non hanno, sotto alcun aspetto, alcunchรจ che li renda โ€œaccomunabiliโ€ e pensare di unire due monumenti cosรฌ estranei fra loro รจ culturalmente inqualificabile, indegno di una cittร  come Lucca.

Ma i cittadini sono stati interpellati? O si dร  per scontato che siano sommamente ingenui e disattenti? E ancora, allโ€™esito, ne saranno contenti? Questo nรฉ il Sindaco, nรฉ l’assessore Mammini, nรฉ il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Bertocchini, nรฉ Coima, che in quanto ente privato deve necessariamente fare affari, se lo chiedono.

I CITTADINI NON PERMETTERANNO PER NESSUN MOTIVO CHE UN PRIVATO GESTISCA UN BALUARDO, ANCHE SE FOSSE SOLTANTO PER LA MANUTENZIONE DEL VERDE.

Le mura con tutti gli spalti intorno sono un monumento vincolato, ossia sono un bene di particolare interesse storico e artistico (Dlgs 42/2004 ex Legge n. 1089/39 ), tutelate anche per il loro interesse pubblico (Dlgs 42/2004 ex Legge n. 1497/39), e sono di proprietร  dei cittadini per cui solo e soltanto le Amministrazioni pubbliche, Comune e Soprintendenza, devono occuparsi della loro gestione.

Abbiamo letto dai giornali che la Sovrintendente Acordon, non ha ancora visto il progetto, ossia l’Amministrazione Comunale non glielo ha ancora presentato: questa circostanza รจ davvero strana, dato che la data del 20 maggio (pur prorogabile) era formalmente prevista come termine entro cui il Comune avrebbe dovuto valutare la ‘fattibilitร ’ della proposta Coima/Studio Rocco e Puccetti, per indire la gara e inserire la proposta negli strumenti di programmazione approvati dall’amministrazione giudicatrice. E la Soprintendenza quando avrebbe dovuto vedere la proposta? A cose fatte?

Sarebbe grave non conoscere le procedure di approvazione di una richiesta di affidamento di un bene vincolato e quella di approvazione di un progetto al riguardo, richieste che devono essere autorizzate dalla Soprintendenza che potrebbe bocciare l’ipotesi per intero o in parte. Od ancor peggio pensare di poter in qualche modo oltrepassare lโ€™ente preposto alla tutela.
La manifattura รจ un edificio vincolato e ha una dimensione molto grande: una amministrazione capace avrebbe dovuto realizzare un ‘piano attuativo’ interpellando i cittadini ed, alla luce di un confronto, stabilire quali fossero le necessitร  โ€˜vereโ€™ della nostra cittร , e da lรฌ realizzare un progetto. Solo allโ€™esito avrebbe dovuto coinvolgere i privati, non lasciando decidere a questi cosa faceva piรน comodo a loro, ma facendo al contrario un percorso virtuoso come normalmente intrapreso da tutte le amministrazioni pubbliche d’Italia. Sfortunatamente ciรฒ non รจ avvenuto, il Comune non si รจ chiesto cosa serviva a Lucca per il suo futuro o meglio, in epoca pre-covid circolava lโ€™idea balzana, secondo la quale la cittร  dovesse essere ‘un palcoscenico’ – cosรฌ scrisse l’assessore alla cultura in risposta ad un documento di Italia nostra – ossia una cittร  dedita completamente al turismo e agli eventi. Con buona pace proprio di quei turisti (e conseguentemente del commercio), che scelgono Lucca perchรฉ ancora serba un minimo di vita urbana autentica e rasserenante e, su suggerimento del New York Times, la preferiscono a Firenze.

In riferimento alle affermazioni della Fondazione Cassa di Risparmio pubblicate da Lucca in Diretta il 4/7/2020 vogliamo ribadire che la proposta di โ€˜rigenerazione urbanaโ€™ di cui parla il direttore Bertocchini non tiene conto dei bisogni della cittร  e soprattutto deve essere autorizzata preventivamente dalla Soprintendenza che, per ora, non si รจ potuta pronunciare. ย Infatti la cessione della gestione di un bene tutelato, in questo caso Manifattura e Mura Urbane, deve essere preventivamente autorizzato dallo Stato che decide come รจ opportuno utilizzare il bene, se il progetto รจ compatibile e provvedere alla eventuale approvazione. Il Comune non ha potere decisionale sul progetto se non la verifica urbanistica e le decisioni che spettano alla proprietร .
Oggi la preoccupazione del Sindaco e dell’Assessore alla cultura sembra invece rivolta solo al fatto che, non essendo in grado di reperire finanziamenti e non riuscendo l’amministrazione a gestire i grandi contenitori, sarebbe una grande occasione cederli ai privati che possano fare i loro affari: parcheggi, negozi, appartamenti con giardino/baluardo di corredo. Ma per quale motivo si deve realizzare una finta ‘cittadella’ con nuovi negozi, appartamenti, piazze coperte e scoperte a moโ€™ di centro commerciale e non ci si preoccupa del centro storico dove i negozi chiudono e i cittadini, man mano scappati, non tornano ad abitare? Perchรฉ non ci si chiede con quali politiche possa fronteggiarsi un simile dramma, che coinvolge tutti, abitanti e commercianti?

Questo progetto non รจ solo arrogante, รจ anche estremamente dannoso per la cittร  ed รจ stato gestito in modo poco istituzionale e con una โ€˜disinvolturaโ€™ pericolosa.
In Italia si puรฒ fare quasi tutto, ma bisogna saperlo fare e soprattutto avere la capacitร  culturale e il rispetto delle Istituzioni.


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