Inquinamento Usciana, la Corte d’appello di Firenze conferma l’impianto accusatorio della Procura della Repubblica di Firenze
Nel 2015 si verificarono gravi fenomeni di inquinamento del canale Usciana, ripetutisi nel tempo. La Procura della Repubblica di Firenze accertò, tramite gli organi tecnici pubblici preposti, che ciò era stato dovuto agli sversamenti, nel corso d’acqua, di liquidi reflui delle lavorazioni conciarie non trattati, o trattati con risultati ben inferiori ai parametri di legge, presentati come raggiunti, da parte del Consorzio Conciatori di Fucecchio.
Si trattò di fatti deliberati, mediante i quali il soggetto tenuto alla depurazione conseguì vantaggi patrimoniali molteplici.
Italia Nostra Medio Valdarno Inferiore si è costituita parte civile nel processo penale promosso dalla Procura della Repubblica di Firenze contro i responsabili del Consorzio, M.B. e C.B. Il Tribunale di Firenze li ha condannati entrambi a pene detentive.
Nel corrente mese di dicembre si è concluso il processo di appello. La Corte d’Appello di Firenze, Sezione Terza Penale, ha confermato l’accertamento di responsabilità degli imputati per i reati ascritti, riducendo le pene (ha irrogato anni due e mesi sei di reclusione a M.B. e anni due di reclusione a C.B.). Ha, inoltre, confermato la confisca di beni del Consorzio, fino a concorrenza di €. 1.155.192,93 e le condanne risarcitorie in favore del Ministero dell’Ambiente, del Comune di Fucecchio, di Italia Nostra e di Legambiente.
Italia Nostra continuerà ad operare per la tutela del nostro territorio e la sua promozione, rispetto alle quali quanto accaduto andava nella direzione diametralmente opposta.
Fucecchio, 20 dicembre 2018
Il Consiglio Direttivo di Italia Nostra
Medio Valdarno Inferiore