Italia Nostra

Data: 24 Marzo 2021

No all’abbattimento di alberi nel  Parco delle Rimembranze a Pescosansonesco (PE) 

Apprendiamo con vero sconcerto che il Comune di Pescosansonesco in Provincia di Pescara, si appresta a compromettere irreparabilmente l’ambiente montano nel quale sorge il Santuario dedicato al Santo Nunzio Sulprizio distruggendo, inoltre, l’esistente Parco delle Rimembranze, ingente patrimonio vegetale e monumento esso stesso, dedicato ai Caduti della Prima Guerra Mondiale. L’ Amministrazione Comunale sta per realizzare una nuova viabilità, finanziata per un  milione di Euro dalla Regione Abruzzo, che investe quell’area paesisticamente delicatissima, incurante delle preesistenze ed occupando con rotatorie e larghe sezioni stradali anche il ricordato Parco.  

Il progetto, motivato con la recente santificazione del Beato Nunzio Sulprizio  (che l’intera Regione e non solo ha accolto con grande partecipazione), risponde nella maniera peggiore all’esigenza di adeguare il piccolo centro ad un eventuale aumento dei frequentatori del Santuario: allargando strade e spiantando alberi storici.

Nella relazione al progetto si ricorda che il Centro Storico meriterebbe investimenti, per la sua stabilità insidiata da fattori idrogeologici, per la manutenzione degli edifici, per la ricettività  che manca; aggiungiamo che anche le strade di accesso sono in cattivo stato, ma si sceglie di sventrare i luoghi alberati in ricordo dei nostri Caduti. La parola “alberi” non è scritta in nessun documento amministrativo, quando essi ne sono le prime vittime.

Il Parco delle Rimembranze COSTITUISCE  un monumento; di esso si hanno tracce documentali certe, che ne descrivono la cura per l’impianto ed in cui se ne  afferma il valore. Come monumento va rispettato: lo dicono le Leggi, dalla lontana n.559 /1926, alla n. 78/2001, fino al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio del 2004 e alla Legge n. 14 /2013 sugli alberi monumentali e di pregio paesaggistico; lo ribadisce un Parere del MIBAC  nel 2008. Anche la Regione Abruzzo ha legiferato in materia con la L.R. n.3 /2014 ed ora dimentica di controllare la destinazione di un suo  finanziamento  che si rivela distruttivo del patrimonio arboreo.

Facciamo appello all’Amministrazione Comunale perché revochi una decisione che per prima danneggia la propria comunità, impiegando il finanziamento per il proprio Centro Storico.
Facciamo appello alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Chieti e Pescara affinché impedisca questa menomazione del nostro patrimonio botanico e memoriale.

Invitiamo l’opinione pubblica ad opporsi alla disinvolta distruzione di luoghi storici e di valore naturalistico con il cattivo utilizzo di risorse  che sarebbero preziose per i nostri antichi centri.

photo credits by hgnews.it

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