Praia a Mare: il comune deve assumersi le sue responsabilità. E’ quanto sostiene in sintesi l’associazione Italia Nostra Alto Tirreno Cosentino in seguito alle modalità di pulizia della spiaggia stabilite dall’amministrazione.
Dopo l’ordinanza del sindaco Praticò, l’associazione invita il comune di Praia a Mare ad assumersi “le proprie responsabilità per aver disposto che la raccolta dei rifiuti a Fiuzzi in superficie ed interrati avvenga nel modo in cui ha stabilito. Dopo averci snobbato per anni, dopo aver ignorato ogni nostra proposta, e potremmo fare un lunghissimo elenco – fanno sapere dall’associazione. – dopo aver lasciato che i nostri appelli per la tutela delle cose più belle che abbiamo cadessero nel vuoto, dopo aver scritto anche di recente nell’ordinanza n. 4 del 19 febbraio scorso che Italia Nostra perseguiva “un disegno criminoso volto a delegittimare l’operato dell’amministrazione comunale con affermazioni false, calunniose e diffamatorie”, ora il comune di Praia a Mare pone a base dei suoi provvedimenti una nostra comunicazione e i nostri post di Facebook”.
Entrando nello specifico, gli ambientalisti spiegano in una comunicazione la loro posizione: “Una cosa è usare mezzi meccanici per modificare l’assetto naturale della spiaggia, e su questo la posizione di Italia Nostra è stata sempre chiara e netta, altra cosa è utilizzare appositi mezzi meccanici per facilitare alcune fasi della raccolta di tali rifiuti e in quell’area, raccolta che si presentava obiettivamente particolarmente difficile per la situazione di interramento nella sabbia di una parte consistente degli stessi. Rimuovere tali rifiuti con l’ausilio di appositi mezzi meccanici senza alterare l’orografia della spiaggia, ci sembrava e ci sembra cosa ragionevole e da accogliere, casomai con i dovuti controlli, considerato che la rimozione della straordinaria quantità di rifiuti che il mare ha riversato sulle spiagge di Fiuzzi doveva avvenire da subito, immediatamente, a carico del comune e non aspettare che questi rifiuti si triplicassero, alimentando uno spettacolo indecoroso delle spiagge di Praia a Mare, rifiuti che ora i concessionari balneari sono costretti a rimuovere per avviare le loro attività”.