Italia Nostra

Data: 3 Luglio 2020

Questione Metapulia: emblema dei limiti di una inadeguata gestione del settore rifiuti

 

    QUESTIONE  METAPULIA

      Emblema dei limiti di una inadeguata gestione del settore dei rifiuti

La vicenda relativa al progetto Metapulia, per il quale nei giorni scorsi il TAR/Lecce ha accolto il ricorso della società  impugnando il provvedimento di diniego della Provincia di Lecce, risulta altamente e per l’ennesima volta emblematico circa i criteri inadeguati con cui vengono istruiti molti di questi progetti e per cui spesso la giustizia amministrativa si sostituisce d’imperio agli Organismi preposti con scelte che non corrispondono agli obiettivi che i vari Enti pubblici devono perseguire.

Non a caso la Sezione Sud Salento lo scorso 7 aprile aveva inviato una apposita e dettagliata missiva alla Provin-cia di Lecce, ai Comuni di Lecce e di Surbo, ad ARPA Puglia ed ASL Lecce con la quale, nel richiamare le osservazioni presentate dall’Associazione in sede di Conferenza dei Servizi, evidenziava che molte di esse erano state sostanzialmente ignorate – tant’è che non venivano citate nella Determina Dirigenziale del 30.03.2020 con cui è stato negato il rilascio dell’AIA e della VIA  all’impianto. Infatti nelle osservazioni  della Sezione Sud Salento di Italia Nostra si ipotizzavano – tra l’altro – gravi difformità del progetto dal Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali”, in relazione alle procedure di localizzazione del sito e alla mancata caratterizzazione dei rifiuti speciali da trattare. Con disappunto era stato rilevato da Italia Nostra  che il Servizio Tutela e valorizzazione ambientale della Provincia di Lecce ha definito impropriamente la proposta come “impianto di produzione di bio-metano e compost di qualità da FORSU”, ignorando  che l’insediamento era destinato a trattare anche rifiuti speciali, ragion per cui, vista l’eterogeneità e la composizione dei rifiuti in ingresso, difficilmente si potrebbe ottenere un “compost di qualità. E’ da rilevare  in proposito che nell’atto di diniego, mentre compaiono ripetutamente le diciture “compost di qualità”, “FORSU” e “Piano di Gestione dei rifiuti Urbani”, non compare mai la dicitura “rifiuti speciali”, né veniva  mai citato il relativo Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali, contribuendo così a creare confusione – anche agli occhi del giudice amministrativo – sulla reale destinazione dell’impianto.

In tal senso appare altresì inquietante che una delle motivazioni più forti a sostegno del diniego (la inidoneità della proposta, così come viene presentata, finalizzata a risolvere il problema dello smaltimento della FORSU in provincia di Lecce), venga solo tratta, succintamente e senza ulteriori argomentazioni, dal parere del Comune di Lecce, che – giustamente – osserva come il progetto Metapulia srl sia “… svuotato del suo scopo principale, non potendo questo essere funzionale, come ritenuto dal proponente, alla gestione del ciclo dei rifiuti dei comuni salentini …”. Inoltre, a parere della scrivente, risulta assolutamente carente e inadeguata la conclusione ripotata nella citata Determinazione, per cui, pur sussistendo vari motivi per un netto diniego (vedasi in proposito le osservazioni addotte dalla scrivente e da altre associazioni), in cui si afferma che “la Conferenza dei Servizi non ha, in definitiva, avuto modo di accertare la compatibilità dell’impianto proposto ai principi stabiliti dall’art. 177 comma 4, del D.Lgs. 152/06, di una gestione dei rifiuti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza pregiudizio per l’ambiente”. Così come appare incomprensibile che Arpa- Puglia risulti assente in una fase cruciale della Conferenza dei Servizi (seduta del 19.02.2020) e che – a quanto riportato nella Determinazione in oggetto – “pur avendone ruolo e risorse strumentali, non si esprime, come invece dovrebbe, in merito alla possibilità di derogare alle distanze minime da centri abitati e da siti sensibili, fissate per i criteri localizzativi degli impianti di compostaggio dal vigente Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani”.

Per queste ragioni  le conclusioni adottate dal Provvedimento  di diniego della Provincia del 30.03.2020 non era stato condiviso da Italia Nostra sotto diversi profili: da un lato, perché mostrava una preoccupante mancanza di coordinamento e di sinergia tra enti pubblici preposti alla tutela della salute collettiva, dall’altro perché  non spettava  esclusivamente ad Arpa (che appare come unica responsabile nel dispositivo della Provincia) la valutazione in deroga della distanza minima dell’impianto dai centri abitati.

Infatti per tali carenze nella nota inviata il 07 aprile  Italia Nostra  aveva espresso forti preoccupazioni sul provvedimento della Provincia che non facilmente  avrebbe retto  di fronte al giudice amministrativo, ragion per cui era stato chiesto che venissero- emessi  idonei provvedimenti cautelativi atti a sanare le lacune e le criticità segnalate (ricorrendo anche al regime di autotutela) in modo da poter resistere ad eventuale impugnazione del provvedimento dinanzi al TAR. 

Purtroppo, nonostante le preoccupazioni espresse da Italia Nostra e le relative richieste, nessun atto integrativo e cautelativo era  stato adottato e per cui oggi, quello paventato da  Italia Nostra, sì è praticamente avverato.

Sulla base del provvedimento del TAR la Provincia oggi è chiamata a riesaminare il progetto prima del 28 ottobre (data in cui lo stesso TAR  si esprimerà nel merito) per cui Italia Nostra  intende richiamare la Provincia e gli altri Enti interessati  a riconsiderare il progetto anche sulla base delle osservazioni inviate da Italia Nostra per evitare di ritrovarci, come per altri progetti, che venga  realizzato un impianto che poi si rivelerà un vero “cavallo di Troia”!

Per queste ragioni la Sezione Sud Salento di Italia Nostra proseguirà con i mezzi e nelle sedi opportune la sua attività per la tutela del territorio e – a tal fine – rivolge un appello all’impegno serio e coerente a tutti quanti – amministratori e funzionari pubblici – vogliano farsi carico delle responsabilità legate al mandato ricevuto.

 

  per ITALIA NOSTRA Sezione Sud Salento

  Antonio De Giorgi e Marcello Seclì 

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