Italia Nostra

Data: 22 Giugno 2020

Rete civica no discariche incontra i Sindaci del lametino per ribadire il loro “no” al terzo invaso a Lamezia

I sindaci di Maida e Jacurso ci hanno provato. Con lungimiranza hanno organizzato quel confronto tra tutti i Sindaci del lametino e le organizzazioni ambientaliste, culturali e produttive (ora riunitesi nella Rete Civica No Discariche), che il Sindaco di Lamezia avrebbe dovuto avere prima di dare il suo incondizionato assenso all’ordinanza della Santelli che vuol riaprire le due vecchie discariche di località Stretto e costruirvene una terza, riempendole con oltre 800.000 metri cubi di rifiuti provenienti da ogni dove.

Presenti non molti i Sindaci, ma un nutrito numero di associazioni e organizzazioni produttive di Rete Civica, il confronto, introdotto dai Sindaci di Jacurso e Maida con l’auspicio di una sintesi unitaria, è stato franco e deciso.

Il Sindaco di Lamezia ha prima tentato il coup de theatre, raccontando che in un nuovo incontro Capitan Ultimo gli avrebbe detto che la costruzione della terza discarica non sarebbe certa e che comunque non ne sarebbe certa la dimensione di 600 mila metri cubi. Subito dopo ha però rivendicato sia di aver in pochi mesi portato la nostra raccolta differenziata dal 30% al 50%, sia di volersi sobbarcare l’emergenza di nuovo in atto a Reggio, Vibo, Crotone, Cosenza riaprendo le due discariche di Lamezia e costruendo la terza. S’è anche detto sicuro che non ci saranno problemi ambientali o danni alla salute dei cittadini perché tutti questi nuovi rifiuti saranno trattati. Ha detto che lui, da vero democratico, è il Sindaco del fare e non inseguirà battaglie retrogade sul no ad ogni costo. Dopo di lui Rete Civica ha aperto il fuoco di fila, rilevando come i pourparler di Mascaro con l’Assessore regionale all’Ambiente siano allo stato solo chiacchiere, che peraltro lo stesso Capitan Ultimo ha definito “criminale” tener aperte le discariche a Lamezia e che di contro resta lì fermo il macigno dell’ordinanza 45/2020 della Santelli su terza discarica e nuovi abbanchi.

In una serie di interventi in cui sono via via intervenuti Panedigrano per Italia Nostra, l’on Barbanti per il Comitato Lamezia 4 Gennaio, il dr. Gigi Mazzei, insigne esperto ambientale, Milone per la CIA, Statti per Confagricoltura, Lentidoro per Cittadinanzattiva, Guzzo per CNA, Sesto per Città del Vino, Bozzo per Coldiretti, De Biase per Osservatorio Sociale San Nicola, Sofi per il Comitato Salvialmo la Sanità del Lametino, Isabella per M24A, è stato ricordando a Mascaro da una parte che il dottor Bevivino, Amministratore Unico della Multiservizi, in Commissione Ambiente del Consiglio comunale di Lamezia ha espresso gravi dubbi sulla possibilità di riapertura della prima discarica e dall’altra che la seconda discarica è ancora sequestrata per problemi di inquinamento, rilevati già in passato anche da consulenti tecnici del Tribunale.

Rete Civica ha stigmatizzato l’idea che della democrazia ha il Sindaco, perché in democrazia il confronto si deve cercarlo prima di assumere decisioni così importanti e gravi.
Tutti hanno ribadito che il lametino già sopporta pesi ambientali enormi e che Regione, città e tutti i comuni del comprensorio devono scegliere se la nostra fertile pianura deve creare sviluppo e lavoro puntando su Distretto Agroalimentare di Qualità, Distretto del Cibo, Distretto del vino e dell’olio doc, dop e igt, oppure sul Distretto dei rifiuti distruggendo un brand faticosamente conquistato.

Hanno anche rinfacciato a Mascaro che, dopo aver inserito nel suo programma l’obiettivo zero discariche, ora dà via libera ad accogliere rifiuti da tutta la regione, sebbene la normativa europea, nazionale e regionale imponga di smaltire i rifiuti negli ATO in cui sono prodotti, sebbene l’ATO di Catanzaro sia autosufficiente e nonostante le condizioni di inquinamento ambientale (puzza, allergie, strane colorazione dei canali di scolo) in cui sono già costretti a vivere i cittadini e gli imprenditori agricoli vicini al depuratore ed agli impianti di trattamento dei rifiuti dell’area ex SIR, che da parte loro sono sottoposti a continui controlli.

Partendo dal fatto che l’ISS ha accertato la relazione tra inquinamento ambientale e diffusione dei tumori con studi epidemiologici come quello ventennale effettuato nelle Marche, le associazioni hanno accusato il Sindaco di voler mettere a repentaglio la salute dei cittadini, facendo notare che, nonostante manchi il Registro Tumori, nelle aree inquinate (fiume Bagni, Pianopoli, ecc.) ci sono evidenze empiriche di aumento delle malattie oncologiche anche tra giovani e bambini.

Gli hanno pure rammentato come la vicinanza delle discariche di località Stretto all’aeroporto è causa di pericolo di incidenti, già verificatisi per ben tre volte, per gli stormi di gabbiani attratti dai rifiuti che finiscono nei motori degli aerei.

Come soluzione per scongiurare sia l’ampliamento, che le nuove discariche e per tutelare la salubrità dell’ambiente che lasceremo ai nostri nipoti Rete Civica ha infine insistito sulla necessità di bonificare le discariche esistenti e istituire il Registro Tumori, quale strumento indispensabile per monitorare lo stato di salute di chi vive e lavora vicino a discariche, impianti di lavorazione dei rifiuti e depuratore fognario, chiesto di puntare e si è offerta di collaborare ad incentivare le start up già esistenti a Lamezia ed in Calabria che riciclano e danno nuova vita a materiali che ancora finiscono in discarica (come pannolini e pannoloni), nonché a migliorare, insieme a Zero Waste Italy, l’organizzazione della raccolta differenziata.

Italia Nostra, Confagricoltura, CIA Agricoltori Italiani, Coldiretti, FederAgri, ACLI Terra, Associazione Regionale Allevatori, Parco Agricolo della Calabria, Movimento turismo del vino, Città del vino, Agriturist, Amici della terra, Amici della Montagna, Confesercenti, Confartigianato, CNA, Confcooperative, Lamezia Shopping, Cittadinanzattiva, Associazione Micologica Reventino, L’albero della vite, Movimento Cristiano Lavoratori, ACLI don Saverio Gatti, Amolamezia, Osservatorio Sociale San Nicola, Difesa Consumatori del Lametino, Tribunale del Malato, Comitato Lamezia 4 Gennaio, Comitato Salviamo la Sanità del Lametino, Comitato Malati Cronici, Comitato Lamezia Maltrattata, Comitato Lavoro Sanità Sicurezza, Altrove, Ali sul Mediterraneo, M24A-ET San Pietro a Maida, La compagnia di via Bologna, M24A-ET Comuni dell’Amato

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