Charles Baudelaire ci ha lasciato queste parole: «Sempre il mare, uomo libero, amerai.» Scrive, stamani, Andrea Govinda Tusa, nella sua pagina facebook: «Caro papà, si avvicina il 2 agosto, il tuo anniversario. Purtroppo alcune persone che ti stavano intorno, hanno dimostrato tutta la loro meschinità, la loro falsità, accompagnate da tanta arroganza e strafottenza. Altre invece, stanno cercando di mandare avanti i tuoi progetti, tenendo alto il tuo nome e la tua memoria, mostrando vicinanza a noi figli. Saranno il tempo e la storia a giudicare…».
Che dire? Amaramente concordo. Oggi, Sebastiano Tusa troppo spesso viene utilizzato, citato strumentalmente, volgarmente, da qui miserabili furbi che intendono agire e agiscono esattamente all’opposto di come Egli avrebbe agito. Una della tante mistificazioni, mortificazioni di questa Isola bellissima e sfortunata.
Ricordo che nell’ambito del Premio nazionale “Umberto Zanotti Bianco 2019”, conferito da Italia Nostra ai funzionari dello Stato più meritevoli, tra le menzioni speciali ad memoriam, troviamo Sebastiano Tusa: «Figura illuminata di archeologo, docente universitario e studioso, nonché di politico al servizio della comunità, creatore della Soprintendenza del Mare. La sua recente, drammatica scomparsa costituisce una grave perdita per la ricerca archeologica e per il mondo della cultura».
Prof. Leandro Janni, Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia