Il caso di via Pantini non riguarda solo la questione alberi da abbattere o da trapiantare o da compensare, ma assume un significato più ampio, che coinvolge la sfera sociale dei cittadini e l’integrità stessa della Riserva Dannunziana.
Non possiamo tacere la grave situazione in cui versa l’area protetta dalla Regione Abruzzo, la cui resilienza, ovvero la capacità di resistere agli urti esterni, è al limite della sua stessa sopravvivenza. E non dicano gli amministratori e i politici della città che non sanno, perché il “nostro” rappresentante, il noto scienziato e ricercatore dott. Giovanni Damiani, nella commissione comunale, che si è svolta lunedì 3 maggio su via Pantini, ha relazionato sulle problematiche da affrontare. Elenchiamo sinteticamente i principali temi:
- La costruzione delle recinzioni ha creato una sorta di vasca da bagno in cui vive la biodiversità della Riserva, con enormi problemi di vivibilità per le emergenze naturali di flora e fauna, soprattutto per quella vegetazione, rara ed endemica, per cui la Riserva è stata istituita. Il degrado ambientale dell’area protetta ormai favorisce lo sviluppo di specie cosmopolite e sinantropiche, esotiche e infestanti, come ad esempio sono le Palme, la Canna della Pampa, l’Ailanto.
- La Riserva è un sistema naturale, biologico e dinamico in connessione con tutti gli altri ecosistemi vicini, come il fosso Vallelunga, le fasce alberate di roverella, gli arbusteti mediterranei e i pini d’Aleppo, che rappresentano corridoi ecologici insostituibili. Non si può trasformare un complesso biologico in una zattera isolata tra strade e cemento.
- La gestione inadeguata della Riserva ha distrutto una componente essenziale del mondo biologico: i funghi che, silenziosamente, rappresentano il vero tessuto di correlazione tra le specie vegetali, poiché permettono e favoriscono la regolazione dell’acqua, lo scambio di nutrienti e di vitamine, la trasmissione delle informazioni e consentono al biosistema di cooperare per la difesa dai patogeni e per la propria salute.
Queste sopra sono solo alcune delle problematiche da affrontare, se si vuole mantenere la Riserva Regionale Dannunziana. C’è bisogno di un direttore che sappia affrontare le complesse criticità per il bene della Riserva, che coincide anche con il benessere nella nostra città. Già in passato abbiamo proposto come direttore il dott. Giovanni Damiani, che potrebbe farlo come consulente “gratuito” e assolutamente disinteressato, mettendo a disposizione della città tutta la sua competenza.
E’ evidente che il settore del Comune, a ciò preposto, non riesce a gestire adeguatamente l’area protetta, ma neppure il “verde urbano” di cui da anni denunciamo la pessima gestione, l’assenza della “consulta del verde” e il rispetto delle regole ambientali previsto dalle leggi nazionali.
Distruggere la fascia boscata di via Pantini, che ricade dentro i confini della Riserva Dannunziana, significa cancellare un corridoio ecologico che non può essere ripristinato e compensato, perché è il frutto dell’evoluzione naturale iniziata nei secoli passati.
Significa continuare a frammentare, ad impoverire e a cancellare per sempre la biodiversità e naturalità dell’area protetta.
Riteniamo che questo atto potrebbe innescare un processo irreversibile di degrado della Riserva che ormai è al limite della sua sopravvivenza, riserva senza più capacità di resilienza.
Si rendano conto gli amministratori e i politici che noi faremo di tutto per salvare questo bene collettivo la cui presenza garantisce benessere e bellezza per tutti i cittadini di Pescara.
Sappiamo che il valore economico della nostra salute è il bene più prezioso, al di sopra di qualsivoglia economia.
Invitiamo tutti i cittadini di Pescara a fare il 9 maggio una passeggiata domenicale in via Pantini per respirare l’aria di una fascia boscata ecotonale, ossia di un’area verde di “transizione ecologica”, appunto come è stato denominato il nuovo Ministero italiano della “transizione ecologica” (Mite) affinché questo bene comune non venga cancellato per sempre.
Associazioni del Coordinamento “Salviamo gli Alberi di Pescara”
ITALIA NOSTRA SEZIONE “LUCIA GORGONI” DI PESCARA – ARCHEOCLUB – ECOISTITUTO ABRUZZO – LA GALINA CAMINANTE – I GUFI – MILA DONNAMBIENTE – LE MAJELLANE – OLTRE IL GAZEBO NO-FILOVIA – PESCARAPUNTOZERO – COMITATO STRADA PARCO BENE COMUNE – COMITATO SALINE. MARINA PP1 MONTESILVANO – MONTESILVANO ANNO ZERO