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Data: 3 Novembre 2022

Vittoria: il Monumento Ai Caduti “Onoranze ai Caduti nella guerra del 1915-1918”

Vittoria: il Monumento Ai Caduti “Onoranze ai Caduti nella guerra del 1915-1918”.

Questo l’imperativo che accomunò associazioni di combattenti e reduci, comitato pro-monumento ai caduti, sindaco e consiglio comunale della città di Vittoria. Già da subito dopo la fine della Grande Guerra si pensò di dare concreta testimonianza di gratitudine verso i soldati vittoriesi caduti per l’unità d’Italia. Poiché il comune di Vittoria aveva delle difficoltà finanziarie, si pensò per il momento di porre una lapide commemorativa, infatti il 29 ottobre 1923 vi fu l’omaggio della lapide e di una lampada. La lapide fu murata sulla facciata del Palazzo di Città in piazza Vittorio Emanuele, oggi piazza Del Popolo.

Vi fu incisa la frase “AI CADUTI PER LA PATRIA”. Essa purtroppo andò distrutta nel 1970 in occasione della demolizione del Municipio. In seguito a questo spiacevole evento una lapide uguale fu murata in piazza Del Popolo all’angolo con la via Cavour. Nel frattempo si lavorava da parte del comitato, delle associazioni Di Combattenti e Reduci, del consiglio comunale con in testa ora il sindaco, ora il commissario prefettizio, ora il podestà, coloro che si avvicendarono di volta in volta in concomitanza del proseguo degli eventi storici, per la realizzazione del progetto di un Monumento ai Caduti da porre al centro della piazza Vittorio Emanuele, oggi Piazza del Popolo.

L’iter fu lungo e travagliato. Ben undici anni nei quali si dovettero risolvere non pochi problemi. Finalmente il 4 novembre 1930 alla presenza delle massime autorità fasciste, in primo luogo dell’onorevole ragusano Filippo Pennavaria, deputato fascista, fu inaugurato il Monumento ai Caduti con grandi festeggiamenti e la partecipazione di tutta la popolazione. Autore dell’opera fu lo scultore Turillo Sindoni nato a Barcellona Pozzo di Gotto nel 1868 e morto a Roma nel 1941, autore tra l’altro del Monumento ai Caduti di Ragusa. Pare che lui contattato dal Comune per realizzare l’opera, abbia fatto visionare un suo campionario di vari monumenti in cartoline illustrate e il comitato avendo fatto la sua scelta, gli abbia richiesto una fotoingrandimento dell’opera da realizzare. Il Sindoni era particolarmente specializzato in monumenti ai caduti e concepì l’opera in marmo Botticino. Apposto al centro del basamento un altorilievo bronzeo che raffigura un plotone di soldati che si lancia all’assalto contro il nemico alla conquista del Piave.

Sopra l’altorilievo una piastra bronzea con l’iscrizione: “VITTORIA AI SUOI FIGLI FIAMME DI SICILIA CUORE D’ITALIA MORTI EROICAMENTE 1915-1918”. Ai due lati del basamento incisi i nomi dei vittoriesi caduti nella Grande Guerra. Sopra la statua in bronzo di un angelo o la vittoria alata che sostiene un soldato ferito in pieno campo di battaglia con tanto di cannone e fucili. Ai quattro angoli, quattro bombe d’aereo. La scelta del posizionamento del Monumento ai Caduti cadde sul baricentro della porzione di piazza delimitata dalle vie: Cavour, Rosario Cancellieri, Carlo Alberto e Garibaldi.

La centralità del Monumento ai Caduti riaffermava così a tutti l’importanza assoluta, forse, della più prestigiosa pagina nella storia della città di Vittoria.

Fonti:

Paolo Monello-Giuseppe Areddia, Vittoria e Le Sue Case Comunali 1845-1985-Uomini e luoghi tra storia, memoria e immagini, Quaderni di Storia Urbanistica-2, Edizioni del Quarto Centenario 1607- 2007, ottobre 2008.

Città di Vittoria-Comune Notizie a cura di Giovanni Molè, Torna il Monumento 12 giugno 1997, Anno XIX-numero 2, giugno 1997.

Foto tratte dall’archivio fotografico dell’autrice dell’articolo.

La presidente di Italia Nostra di Vittoria, Maria Arangio                                                                                                           

Autrice, Giovanna Maganuco

 

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