La Sezione di Milano ha richiesto alla Soprintendenza di estendere il vincolo monumentale, già anni or sono disposto per l’ippodromo del Galoppo con le sue piste d’allenamento e le sue scuderie, al complesso del trotto ed alle sue scuderie. La Soprintendenza ha provveduto ad avviare il procedimento per la dichiarazione di interesse culturale, ai sensi degli articoli 10 e 13 del Codice dei Beni Culturali.
Verrebbe così tutelata un’enorme area urbana, sulla quale insiste il vincolo paesistico, il cui quartiere ippico inizialmente progettato nel 1887 dall’ing. Giulio Valerio vedrà la sua attuale composizione nel 1925, ad opera degli architetti Vietti Violi ed Arrigo Cantoni.
Il Palazzo dello Sport di piazza VI Febbraio, noto anche come Padiglione 3, fu progettato nel 1922 dall’architetto ingegnere Paolo Vietti Violi e inaugurato nell’aprile 1923, in occasione del Salone dell’Automobile. Accanto a questo edificio, nello stesso periodo, venne costruito l’Ippodromo del trotto.
Con il vincolo non sarà più possibile dar seguito alla demolizione dello storico complesso sportivo nella cui aree una determina dirigenziale rendeva possibile l’edificazione di un quartiere residenziale.
La sezione di Milano è impegnata nel confronto cittadino sul futuro delle aree dismesse di sette scali ferroviari per un totale di 1.250.000 metri quadri. La richiesta delle associazioni di tutela già portò a una previsione di verde pubblico del 55% dell’intera area. Dopo la bocciatura da parte del Consiglio comunale, è ora in corso un confronto nella città su verde e funzioni che parte dal risultato precedentemente ottenuto.
di Marco Parini
Lo scheletro delle scuderie e sullo sfondo la copertura del Meazza
