Indirizzo/Località: Piazza XX Settembre – Penne (Pescara)
Tipologia generale: statua/monumento
Tipologia specifica: monumento ai caduti
Configurazione strutturale: Monumento ai Martiri pennesi del 1837 realizzato in conglomerato cementizio con opere in bronzo
Epoca di costruzione: sec. XX
Uso storico: il Monumento, voluto dall’ Amministrazione Comunale dell’epoca per onorare gli otto patrioti fucilati per aver cospirato contro il governo borbonico, divenuto il simbolo del Risorgimento locale, viene utilizzato per cerimonie commemorative annuali (20 settembre, 4 novembre, etc.)
Condizione giuridica: Bene pubblico di proprietà del Comune di Penne
Segnalazione: del 21 settembre 2017 – segnalazione Sezione di Penne di Italia Nostra – penne@italianostra.org
Motivazione della scelta : Il monumento, realizzato in conglomerato cementizio tra il 1912 e il 1916 con una tipologia detta ad “obelisco”, è costituito da tre gradonate su cui si imposta il basamento che a sua volta sorregge l’obelisco. Il Leone che rompe le catene (simbolo di libertà) e l’aquila che reca tra gli artigli un ramo di palma (ascensione dello spirito umano), artisticamente realizzati in bronzo da Pasquale Morganti, valente scultore teramano, costituiscono gli elementi decorativi del monumento. Oltre ai nomi degli otto patrioti fucilati nel 1837 per aver cospirato contro il governo borbonico, la seguente epigrafe, scritta con caratteri di bronzo completa l’intera composizione:
AI MARTIRI PENNESI
DEL 1837
ASSERTORI
DELL’UNITÀ E INDIPENDENZA
D’ITALIA
Monumento fortemente degradato con un quadro fessurativo da non sottovalutare. Si riscontra, inoltre, uno stato di ossidazione del leone bronzeo e degli altri elementi artistici, aquila con palma e stella a cinque punte, che ornano il monumento. Il Monumento, voluto dall’Amministrazione Comunale dell’epoca per onorare gli otto patrioti fucilati per aver cospirato contro il governo borbonico, divenuto il simbolo del Risorgimento locale, viene utilizzato per cerimonie commemorative annuali (20 settembre, 4 novembre, etc.) dalla locale Amministrazione Comunale e da varie altre associazioni. Il suo restauro valorizzerebbe il passato risorgimentale di Penne, città che si rese protagonista di tre moti insurrezionali: 1821, 1837, 1848.
La cancellata in ferro battuto che recingeva il Monumento fu rimossa durante il secondo conflitto mondiale. La nuova cancellata risulta ammaccata e deformata in più punti a causa di guidatori distratti che vi parcheggiano attorno. Inoltre, da tempo l’obelisco è utilizzato impropriamente come appoggio di cavi metallici che sostengono le luminarie natalizie.