Italia Nostra

Data: 3 Gennaio 2011

Nuovo porto turistico a Casarza. Inaudita aggressione alla costa vastese

Italia Nostra sosterrà la mobilitazione cittadina e ambientalista a difesa di un’area di grandissima bellezza e pregio ambientale. Casarza dovrebbe diventare Riserva Naturale e invece è ancora minacciata dal cemento.

Abbiamo appreso della presentazione di un nuovo progetto di porto turistico a Vasto, tra le località “Trave” e “Casarza”. E’ l’ennesima grave inaudita aggressione al territorio vastese. Un’aggressione che dev’essere contrastata con forza dalle forze politiche, ambientaliste e da tutta la società civile che ambisce a tutelare e difendere le ricchezze della costa vastese, e non a svenderle ai profitti di pochi. Tutti gli strumenti a disposizione devono essere utilizzati per fermare questo nuovo scempio. Italia Nostra sosterrà le associazioni, i movimenti e i comitati ambientalisti che si impegneranno nella difesa di un’area bellissima, dal grande pregio ambientale.

Auspichiamo e chiediamo che anche l’Amministrazione Comunale di Vasto si opponga fortemente al progetto. E finalmente porti a realizzazione la costituzione della Riserva Naturale di Casarza, che proprio i luoghi interessati dal nuovo progetto andrebbe a comprendere e tutelare, e che da troppi anni attende. Vasto, esattamente come gran parte della costa teatina, è fortemente compromessa dall’erosione. Innumerevoli studi hanno dimostrato quanto la costruzione di porti, che modificano la circolazione delle correnti sottocosta, acceleri notevolmente i fenomeni erosivi.

La città soffre l’imponente cementificazione che, in poco più di un decennio, ha stravolto il tessuto cittadino. Una cementificazione che ha interessato anche la costa, comprese le località a ridosso dell’area dove dovrebbe sorgere il nuovo porto turistico. Aree bellissime, dal grandissimo pregio ambientale, sono state stravolte e deturpate.

Italia Nostra chiede una decisa svolta nella pianificazione territoriale e nella difesa nell’ambiente, che ponga un freno alle spinte edilizie e alla cementificazione. Per questo occorre fermare questa nuova inaudita aggressione alla costa, al paesaggio e al territorio vastese.

Vasto potrebbe, e dovrebbe, essere tra i luoghi più importanti del futuro Parco della Costa Teatina.  E’ questo il futuro che auspichiamo per la città, e per il quale ci impegneremo, insieme a tutti coloro che vogliono puntare sulle Aree Protette, abbandonando definitivamente la via della cementificazione e della devastazione del territorio per restituire alla città  un futuro migliore.

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