Italia Nostra

Data: 26 Maggio 2017

Dalla Sezione Vulture Alto Bradano una riflessione su energia e sprechi

“Semplificazioni” sfrenate, soprattutto per le grandi opere e quindi per grandi investimenti, estrazioni petrolifere, mortificazione dei territori con ogni sorta di grandi impianti per la produzione di energia, accentramento dei poteri, “elargizioni” monetarie seguite da strozzamenti per recuperare quanto elargito. “Dimezzamento” dei tempi di risposte dalla pubblica amministrazione, accorpamenti delle Soprintendenze, senza dotazioni adeguate di personale e mezzi. E poi” le riforme”, come panacea di tutti i mali dell’Italia. Ma sarà davvero questa la maniera giusta per affrontare i gravosi problemi italiani o non è solo quella più semplicistica e pericolosa?

Ci viene spiegato che l’Italia ha bisogno di tanta energia, che quindi bisogna produrla o estrarla, che per noi è questione di vita o di morte, che non abbiamo alternative. Che dobbiamo produrre “cento” perché “cento ci serve”, perché “cento consumiamo”. Perché l’energia ci serve per viaggiare, per azionare le macchine, gli elettrodomestici, per produrre il cibo.  E quindi ci serve tutto questo quantitativo, che rapportiamo a cento.  Poi leggiamo qualche dato sugli sprechi e ci viene qualche dubbio. La Stampa: “Un quinto degli sprechi di Stato è dovuto a corruzione e tangenti”.  Poi dalla stessa fonte “Quando si parla di corruzione in Italia si parla soprattutto di appalti per le grandi opere e di sanità, dove spesso la iper-burocrazia lascia zone d’ombra che facilitano le inefficienze che a loro volta nutrono la corruzione”. Leggiamo che in Italia, Paese al 61° posto per corruzione percepita (peggio di noi sta solo la Bulgaria…), per quanto riguarda gli sprechi di Stato, l’83% di essi è dovuto ad inefficienza ed il 17% a corruzione. E poi il grande spreco per eccellenza, quello più vergognoso, a fronte delle moltitudini che nel mondo soffrono la fame, quella vera, non quella che prende solo intorno a mezzogiorno o alle sette di sera noi occidentali: lo spreco di cibo. Ho letto da qualche parte che solo in Italia lo spreco di cibo è pari a ben otto miliardi di Euro. Ecco, se consideriamo che viene stimato che il 3% circa dei consumi totali di energia sono da attribuire, secondo il “libro verde dei consumi in Italia” allo spreco alimentare dal campo alla tavola, se consideriamo poi, ma a solo titolo esemplificativo, che per produrre circa l’1,5 % del consumo totale di energia in Italia ci riempiamo, soprattutto al sud ed in Basilicata in particolare, di pale e palette che deturpano e depauperano irrimediabilmente  le nostre terre, non vi pare che siamo proprio un bel branco di imbecilli?

Vitantonio Iacoviello – Presidente sezione Vulture Alto Bradano di Italia Nostra

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