Italia Nostra

Data: 17 Maggio 2017

L’evento della Prima Giornata dei Beni Comuni organizzato dalla sezione Vulture Alto Bradano

Nell’ambito della prima Giornata Nazionale dei Beni Comuni lanciata dall’Associazione nazionale Italia Nostra, mi è stato chiesto, come presidente della sezione Vulture Alto Bradano, di organizzare l’ evento per la Basilicata, nella sede del Parco dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, a Marsico Nuovo, con inizio alle ore 9,30 di oggi. Questo perché per il primo anno la Direzione nazionale ha scelto di focalizzare l’attenzione su un Bene Comune particolare,i Parchi,in quanto le proposte di modifica della legge quadro 394/91 generano perplessità da più parti. Noi abbiamo evidenziato, fra l’altro, problematiche per le quali auspichiamo un miglioramento a livello gestionale/amministrativo, di rapporto con il mondo produttivo locale,di rapporti con i comuni, sotto il profilo della tutela e sotto quello della valorizzazione. Italia Nostra si chiede, e chiederà agli intervenuti, se le modifiche in discussione alla Camera vanno in direzione di queste esigenze,se la tutela della flora e della fauna del parco saranno ugualmente garantite con un cda sbilanciato sugli interessi dei Comuni, se le proposte di semplificazione delle autorizzazioni urbanistiche favorirebbero la governabilità  o se rischierebbero di compromettere ulteriormente le zone D, vocate per pressione antropica e industrializzazione a nuove costruzioni.

Si sta chiedendo, Italia Nostra, e chiede, quanto sia importante avere un Presidente del Parco che, con la sua competenza e autorevolezza culturale, sia un riferimento propulsivo per l’immagine nazionale e europea del parco nazionale; se sia sufficiente una laurea generica per garantire a livello qualitativo le capacità manageriali e culturali del direttore del parco; ancora, quali qualità è auspicabile che abbiano i consiglieri del direttivo di un parco nazionale. A queste domande ovviamente i nostri dirigenti nazionali hanno dato risposte che hanno condensato in altrettanti emendamenti affidati a parlamentari particolarmente sensibili. Fra questi  emendamenti,la necessità di un drastico contenimento della attività estrattive nei parchi. Il tema dell’Ambiente in generale è particolarmente caro ad Italia Nostra e, grazie alle pressioni che ho esercitato da quando faccio parte dell’Associazione, la stessa da qualche anno ha cominciato a prestare particolare attenzione alla Basilicata ed alle sue problematiche, schierandosi (apprezzato convegno nazionale a Matera del giugno 2015, organizzato dalla sezione Vulture Alto Bradano) nettamente contro ogni aggressione alla nostra splendida Terra, contro le estrazioni  petrolifere, contro la deturpazione irreparabile del Bene supremo Paesaggio,contro i campi di fotovoltaico a terra,contro i campi eolici e simili violenze. Con l’occasione, Italia Nostra ha ribadito la necessità e la possibilità di percorrere in Basilicata vie di altro tipo di sviluppo,basato,sì, anche sulle energie alternative, ma con microimpianti di produzione di energia diffusi, a vantaggio di tutta la popolazione, e sull’efficienza ed autosufficienza energetica delle costruzioni. Ma questo tema è stato ampiamente trattato in altre occasioni. Il giorno 6 maggio, a Marsico Nuovo,vi chiederemo di aiutarci a proteggere i beni comuni del nostro Paese e della nostra regione (fra gli altri acqua, suolo, beni culturali, cibo ecc…), a fermare il consumo di suolo (ne consumiamo ben 8mq al secondo!), un bene prezioso, fragile e irriproducibile, a contrastare la politica di indebolimento dei parchi nazionali e delle aree protette, a contenere le trivellazioni, a lottare contro la svendita del nostro patrimonio artistico,a contribuire a educare i giovani al valore della bellezza e della conservazione.

Vitantonio Iacoviello – Presidente sezione Vulture Alto Bradano di Italia Nostra

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Può un Paesaggio emozionare? Può arrivare al punto da commuovere per la sua bellezza? Se stai arrivando, proveniente dalla Tito Brienza, vieni prima accolto dal castello e dal borgo di quest’ultima cittadina, col pensiero rivai al suo centro antico che ti ha affascinato in altra occasione, il tuo sguardo si perde nel verde punteggiato da fattorie prati e boschi della valle dell’Agri, mentre falchi e nibbi si librano a vele spiegate attenti a non farsi sfuggire prede da portare ai loro piccoli. Ecco,se stai percorrendo questa strada,soprattutto se lo stai facendo per raggiungere,nella sede del Parco dell’Appennino Lucano, tante altre persone che come te,per professione e per sensibilità personale, hanno a cuore la natura, l’ambiente,la biodiversità,il paesaggio; se pensi che tutte le testate regionali hanno dato rilievo alla Tavola Rotonda sui Beni Comuni organizzata dalla tua sezione del Vulture Alto Bradano di Italia Nostra,allora questo tratto di strada può non solo emozionarti,ma persino  commuoverti .Ci sono tante persone che ci credono allora, che pensano, come Francesco Canestrini,soprintendente Archeologia,Belle Arti e Paesaggio della Basilicata,che “ il bene primario,risorsa immensa della Basilicata,è il suo Paesaggio spesso ancora intatto”,che non ha uguali in tutta Italia. Arrivato alla meta, dalla sede del Parco, il panorama di Marsico Nuovo ti appare di fronte, grappolo di case e palazzi poggiati sulla collina, a godersi la valle ed i suoi fertili campi. La sede è situata su uno sperone di roccia che domina la vallata con una vista mozzafiato, si tratta di un vecchio monastero ben restaurato ed attrezzato, con margini di ulteriore utilizzo della parte più alta ancora da restaurare. Il Presidente del Parco, Domenico Totaro, ci guida nella visita, orgoglioso di quanto ha fatto e di quanto si accinge a fare. Si dice felice dell’attenzione e della presenza di Italia Nostra, ci racconta di come si sia passati, nella considerazione dei Parchi, dal concetto di “recinto” a quello della valorizzazione e della fruizione, di come e quanto royalties e compensazioni derivanti dal petrolio (ma solo per gli impianti che erano preesistenti al Parco, dichiarandosi contrario al modello industriale di sviluppo nella sua area) siano necessari per finanziare progetti di sviluppo. Lo sviluppo, aggiunge, può e deve venire dal turismo naturalistico, dai prodotti tipici, dalla realizzazione di strutture ecosostenibili, soprattutto dalla capacità di coinvolgimento delle comunità. Sulla necessità di coinvolgere le popolazioni e di formare il personale addetto si è soffermato Marco de Lorenzo, Direttore del Parco di Gallipoli Cognato, rivelando il paziente lavoro di raccordo per tutelare il preesistente, per esempio l’avifauna, con le attività finalizzate allo sviluppo legate anche ai cosiddetti “attrattori”, quali il volo dell’angelo. A parte le quattro coppie di corvi reali, è infatti la coppia di cicogna nera che merita particolare attenzione perché non venga dissuasa dal suo arrivo nell’area, il maschio intorno ai primi di aprile, la femmina con straordinaria puntualità e coincidenza negli ultimi anni sempre l’8 marzo. Di avifauna, un uccellino presente solo in Basilicata, di una specie particolare di rospo che altrove è in via di estinzione e che è invece presente nell’abetina di Ruoti, di biodiversità naturale, del lavoro fatto per censire e perimetrale i vari siti protetti della Basilicata, che per numero e valenza vantano un primato in Italia ed in Europa, ha con passione trattato Antonella Logiurato, Responsabile rete Natura  della regione Basilicata. Carmine Sarcinella, Presidente dell’Associazione “Un Muro contro il petrolio”, nel sottolineare come si tratti di un muro virtuale, fatto da mattoncini di persone, di cittadini che vogliono tutelare i beni comuni, ha raccontato dell’impegno per la difesa dei beni comuni e in particolare dei siti carsici della Basilicata a partire da Muro Lucano. La costituzione del “Santuario dell’acqua” fra sindaci della zona a confine fra Campania e Basilicata è il fiore all’occhiello dell’Associazione. Canio Lagala ha poi portato l’esperienza di suo figlio Donato che ha realizzato dal basso il Parco del Reale di Venosa,suggestiva e meritoria opera che fatto di un luogo inaccessibile ai piedi del castello di Venosa una meravigliosa area di sette ettari fra boschi,giardini,laghetti e viali alberati a fare da contraltare a prati e flora bassa spontanea ed apportata .Sono davvero  soddisfatto per la riuscita di questa prima giornata nazionale dei beni comuni che la mia sezione, insieme con il Parco dell’Appennino Lucano e con tutti gli autorevoli intervenuti, è riuscita ad organizzare ed realizzare. Ma, cari lettori, potevo concludere questa giornata senza una sfida a me stesso, ad un giovane settantaduenne quale sono? Potevo non lasciarmi tentare dal ponte alla luna di Sasso di Castalda, chicca del Parco? Imbragatura ben stretta, bottiglietta d’acqua nella tasca posteriore del Jeans, paglietta in testa con fascia arancione, color Italia Nostra, e via: primo tratto di circa 90 metri ad un’altezza di novanta, secondo lungo trecento ed alto centosettanta, un venticello che ti accarezza e ti dondola leggermente, la vista del paesino e della gola sottostante che ti accompagnano e ti confortano, un ampio ciuffo di maggiorana in fiore che ti accoglie all’arrivo. Proprio una bella giornata. Cosa aspettate a mettevi in cammino per i paesini del Parco e per tutta la Basilicata?

Vitantonio Iacoviello – Presidente sezione Vulture Alto Bradano di Italia Nostra 

 

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