Italia Nostra

Data: 12 Febbraio 2021

Caffè Italia “Balcone George Sand” non si vedrà più!

CAFFE’ ITALIA “Balcone George Sand” non si vedrà più!

Italia Nostra già nei mesi scorsi  è intervenuta nella controversa questione attinente  i lavori previsti per l’edificio  comunale del Caffè Italia ricordando che  quando si tratta di beni vincolati come  la torre di Porta delle Grazie, Restituzione è la parola chiave di una consapevolezza per il Restauro ed il Recupero di un monumento storico.  Significa solo ed esclusivamente cercare di mantenerne nel tempo la forma e la funzionalità culturale da tramandare ai posteri.  Modificare con usi impropri questi luoghi di riconosciuta bellezza non è la strada giusta per tutelarli e ridare loro un senso che già hanno!

Altresì non pare plausibile che cambiati i funzionari della Soprintendenza, a distanza solo di qualche anno, si scelga di “ri-funzionalizzare” questo complesso monumentale sino a snaturarne persino gli elementi fondanti di costruzione!

Pare di essere tornati ai tempi del famoso Ing. Arch. Gustavo Giovannoni (1873 -1947) che con una” visione modernistica” immetteva nei criteri di restauro il completamento e  l’innovazione rendendo lecita anche l’aggiunta di parti di nuova concezione ed il rinnovamento di quelle esistenti!!

Come riferisce Salvatore Settis (archeologo, storico dell’arte, già direttore della Scuola Superiore Normale di Pisa e presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali), nei centri storici quando si cerca di inserire “cose nuove” nel tessuto antico, che bisogna comunque tutelare al massimo, si instaura una contrapposizione perché molto spesso non si riesce a comprendere la “grammatica”  della città in cui si interviene.

La città attuale non è solo la stratificazione dei periodi storici, ma deve naturalmente anche essere vissuta con elementi nuovi ma che bene si inseriscono nel tessuto urbano senza snaturarne la storia dei luoghi.

E’ il caso del dehor di vetro progettato per  un possibile aumento di clienti del Caffè Italia e quindi degli introiti economici. Una “superfetazione” del tutto estranea nel tentativo di giustificare questa evidente anomalia culturale (ed estetica!) come una  struttura definitiva, ma agevolmente rimovibile”(?).

Nella Relazione Tecnica allegata al progetto depositato in Soprintendenza si legge: “Il progetto di ampliamento prevede la realizzazione di un piccolo volume posizionato a nord del CAFFE’ ITALIA……avente dimensioni indicative di 9,60×5,00 m ovvero circa 48 mq”.

Tanto piccolo non è (anzi è grande uguale!) visto  che la superficie di calpestio interna al caffè (compresa dei bagni che saranno demoliti) oggi è di  54,30 mq (5,57×9,75)!!!

Come accaduto qualche anno fa mentre si costruiva la rotonda davanti alla statua del Gen. Giardino veniva  annientato in pochi giorni  un paesaggio unico in Italia, ricordato nelle foto di  migliaia di turisti ammirati, immortalato in milioni di cartoline che hanno fatto il giro di mezzo mondo, accompagnate dalle parole della poetessa George Sand,  cui la sezione di Italia Nostra ha dedicato il Belvedere  che si affaccia proprio a Nord dove si vuole fare l’ampliamento in vetro.

La realizzazione definitiva dello spartitraffico circolare ha relegato il verde preesistente a spazi marginali e a verde effimero per abbellire come soprammobile aree strategiche che avrebbero bisogno di un progetto unitario per l’intera città.

Allora qualche domanda sorge spontanea dopo aver letto a fondo la documentazione del progetto:

a) siamo certi che gli insuccessi nel trovare un gestore per il  Caffè Italia  siano  legati solo alla redditività  dell’esercizio commerciale che dipenderebbe  dalle dimensioni  della superficie coperta?

b) è solo economico il valore di un così importante bene storico e punto paesaggistico?

c) come mai i precedenti gestori di un tempo sono ugualmente sopravvissuti con lo spazio attuale? non basterebbe ridurre il canone di locazione o instaurare un accordo di interesse reciproco (gestore-amministrazione) sui lavori da eseguire finalizzato all’apertura?

d) non sarebbe più opportuno in un questo delicato momento storico pensare a  vere priorità sociali  conseguenti  alla perdurante emergenza sanitaria?

Italia Nostra

Sezione di Bassano del Grappa

Il Consiglio Direttivo

 

photo by bassanonet.it

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