Italia Nostra

Data: 26 Settembre 2023

San Nicola Arcella: Togliete quel masso dallo specchio d’acqua dell’Arcomagno!

Il Comune di San Nicola Arcella ci ha comunicato che tutto il materiale di frana e di scavo, terra e roccia , non è stato rimosso e trasportato in altro luogo in discarica , previa caratterizzazione, come a nostro avviso era necessario e doveroso, ma è stato gettato dall’alto all’interno dell’Arcomagno e specificatamente in mare, nel piccolo specchio d’acqua interno di questo sito arcinoto ricadente sotto il vincolo paesaggistico.
 
E non poteva essere altrimenti considerato che il Comune di San Nicola Arcella, per la cosiddetta “cura e la tutela” della sua più importante risorsa ed attrattiva naturalistica comunale e regionale, nel mentre fa pagare per l’ingresso e la visita dell’Arcomagno la somma di 3 € a persona moltiplicata per migliaia e migliaia di turisti, ha stanziato, ad inizio stagione estiva con Determina dell’ Ufficio Tecnico n. 212/2023 del 8 giugno 2023 la limitatissima somma di € 6.951,00 per i lavori di messa in sicurezza del percorso di accesso all’Arcomagno ivi compreso la rimozione della consistente frana, terra e roccia , sul sentiero. Cosa altro si proponevano di fare con quella esigua somma se non gettare tutto all’interno del mare dell’Arcomagno senza badare minimamente alle conseguenze?
 
Un intervento di tale natura richiedeva necessariamente per tempo (risalendo la frana prima del gennaio 2023) l’intervento di altri soggetti, Arpacal) ed in particolare quello della Soprintendenza per la evidente modificazione dello stato dei luoghi che si sarebbe determinato con il certo intervento di far precipitare in mare il grande masso che ora fuoriesce vistosamente dall’ acqua, e tutto il resto (come da foto allegata) proprio all’interno dello specchio d’acqua dell’Arcomagno modificando la percezione visiva del sito come determinatasi a memoria d’uomo e suffragata nelle immagini più antiche.
Nella sua nota l’Ufficio Tecnico ci porta a conoscenza che “nei prossimi mesi” sarà valutato se il masso dovrà essere rimosso o se invece dovrà rimanere per sempre nel piccolo mare interno.
 
Ci pare opportuno, indispensabile e necessario a riguardo, chiedere, come chiediamo, l’intervento urgente della Soprintendenza la sola che può determinarsi a riguardo sulla base dei vincoli che regolano l’alterazione dello stato dei luoghi e la percezione visiva che ne deriva, percezione del paesaggio testimone delle identità locali, patrimonio di immagine condivise , punti fermi da escludere qualsiasi intervento di trasformazione come artificiosamente è avvenuto.
 
Infine, in quanto dal SID non risulterebbe appartenere l’Arcomagno alla proprietà Statale, si chiede alla Capitaneria dei Porto di valutare l’opportunità di avviare con sollecitudine le attività di delimitazione dell’area in questione al fine di chiarire in maniera inequivocabile l’appartenenza del sito al Pubblico Demanio.
 
Italia Nostra Sezione Alto Tirreno Cosentino
21 settembre 2023

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