Italia Nostra

Data: 28 Maggio 2019

Catanzaro, incontro “Papa Francesco e Greta Thunberg. Un futuro per il Creato e Nostra Madre Terra”

Intervento di Elena Bova, presidente di Italia Nostra sezione di Catanzaro, all’incontro organizzato da progetto Gutenberg17 dal titolo: Papa Francesco e Greta Thunberg. Un futuro per il Creato e Nostra Madre Terra.

Nel mondo sta nascendo una nuova coscienza sui temi dell’ambiente. Perché la vita umana è legata in modo indissolubile con la terra, la nostra madre terra. La salute della terra ci riguarda tutti.

Papa Francesco con sua grandezza umana, morale, spirituale e politica ci consegna la lettera enciclica sulla cura della casa comune “Laudato Si’” che è un manifesto per una rivoluzione ecologica indispensabile alla salvezza del pianeta dalla sua distruzione. Greta Thunberg, una ragazza di 16 anni affetta dalla sindrome di Asperger, ha promosso in tutto il mondo lo sciopero per il cambiamento climatico ed il riscaldamento globale.

Laudato Si’ mi signore per sora nostra madre terra, la quale ne sustenta, et governa, et produce diversi fructi con colori flori et herba”.

Inizia cosi’ il meraviglioso Cantico delle creature. Dopo dieci secoli con la sua poesia è un manifesto per la nuova cultura ecologica e per un nuovo modello di sviluppo. Due questioni strettamente legate. Perché tutto è “connesso”.

Il progresso scientifico, tecnologico, le grandi conquiste per l’umanità dovevano portare nel mondo benessere, giustizia sociale, lotta alla povertà, invece stanno accentuando le disuguaglianze e distruggendo l’ambiente.

Greta Thunberg dice che tutti sanno che i paesi ricchi devono cominciare a ridurre le emissioni di almeno il 15% ogni anno per restare sotto i 2 gradi di temperatura, ma nessuno si preoccupa o fa niente.

Siamo cresciuti pensando di essere proprietari e dominatori della terra, autorizzati a schiaffeggiarla, dimenticando che noi stessi siamo terra” (Genesi 2,7). Il nostro corpo è costituito da elementi del pianeta: aria, acqua, proteine, elementi.

La terra è la nostra casa comune ma “I progressi scientifici e tecnologici, la crescita economica, se non sono portatori di progresso sociale e morale si rivolgono contro l’uomo. Quindi per curare e migliorare il mondo bisogna cambiare gli stili di vita, i modelli di produzione e di consumo”. Questi ultimi perché inquinano e fanno ammalare, l’eccessivo consumo di beni, la cultura dello scarto, avvelena la terra, crea povertà e produce infelicità.

Si è spezzato l’antico legame tra “più” e “meglio”, ”tra ricchezza materiale” e “benessere”. Siamo diventati i predoni delle donne e degli uomini che verranno dopo di noi.” (Miseria dello sviluppo. Piero Bevilacqua (2008).

Greta Thunberg … “i disturbi psichici nei ragazzi tra i 10 ed i 17 anni sono aumentati di oltre il 100% in 10 anni, il congedo di malattia per esaurimento nervoso è aumentato di sei volte e l’80% sono donne.”

Le nostre abitudini quotidiane quali cucinare o riscaldarsi, l’uso di fertilizzanti, pesticidi, le discariche, gli scarti prodotti dal nostro modo di produrre e consumare stanno trasformando la terra in un immenso deposito di immondizia.

L’abbattimento di foreste ed alberi aumenta il riscaldamento della terra, cancella le stagioni e produce mutamenti climatici imprevedibili e distruttivi.

Le migrazioni sono per gran parte di persone che fuggono la miseria aggravata dal degrado ambientale e non riconosciute come rifugiati. Interi popoli soffrono la sete mentre l’acqua è un diritto umano universale. Ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali ed animali, uccelli, insetti utili al mantenimento della biodiversità, che i nostri figli non vedranno più.

Papa Francesco: “La cultura ecologica non è solo dare risposte al degrado ambientale, all’inquinamento, ma dovrebbe essere uno sguardo diverso, un pensiero, una pratica, un programma educativo, uno stile di vita ed una spiritualità che diano forma ad una resistenza di fronte al paradigma tecnocratico. Quindi la crisi ecologica è un emergere della crisi etica, culturale e spirituale della modernità”. Parole forti che interrogano ognuno di noi ed insieme la comunità.

Ogni territorio ha una grande responsabilità nella cura della casa comune. Anche il nostro territorio, la città, la nostra città.

Possiamo affermare l’esistenza di un rapporto positivo tra la città ed i suoi abitanti? Possiamo dire che esista un legame forte, un sentimento di cura, protezione, amore, per la nostra casa comune? Papa Francesco afferma la necessità di “un’ecologia culturale”. “Insieme al patrimonio naturale vi è un patrimonio storico, artistico, culturale, ugualmente minacciato. E’ parte dell’identità comune di un luogo e base per costruire una città abitabile”. Bisogna integrare la storia, la cultura e l’architettura di un luogo salvaguardandone l’identità originaria. Perché l’ecologia richiede anche la cura delle ricchezze culturali dell’umanità.

Possiamo affermare di voler lavorare ad un’ecologia culturale delle nostre città?

Questo sta cercando e continuerà a fare Italia Nostra a Catanzaro ed in Calabria.

Catanzaro è una città ferita dalle demolizioni che ne hanno stravolto le sue caratteristiche ed identità contribuendo all’assenza di un forte sentimento di appartenenza alla città da parte dei suoi abitanti. La città di prima è sconosciuta alle giovani generazioni. Se un territorio non è amato non lo si cura abbastanza.

Ecologia culturale significa affrontare la necessità di una qualità della vita, non più caos urbano, emissioni tossiche, trasporti, inquinamento acustico e visivo, rifiuti, sporcizia, degrado, abbandono del verde pubblico. Significa la costruzione di una “comunità” cioè un “noi” in costante relazione con l’ambiente, il nostro sentirci a casa all’interno della città. Rivoluzione verde, rinverdire la città avendone cura, la diminuzione del traffico di automobili e la sostituzione con trasporto pubblico non inquinante è un primo passo per la lotta al riscaldamento climatico e una necessità per avere una città più umana e più bella. Ambiente è il rapporto tra la natura e la società che la abita.

La terra ci precede, ci è stata data. I testi biblici invitano a coltivare il giardino del mondo. La città ci precede, ci è stata data per averne cura.

Papa Francesco afferma: “non ci sarà una nuova relazione con la natura senza un essere umano nuovo. Non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia che è la coscienza della responsabilità per gli altri. Non ci sarà una nuova relazione con la città senza un cittadino nuovo che ha ricevuto un prestito che deve trasmettere alle generazioni successive.” (vescovi del Portogallo)

Ci daresti una mano?

Regalati la tessera di Italia Nostra e donala ai tuoi amici per proseguire una storia lunga oltre 65 anni di iniziative, progetti e battaglie per il Paese.

Italia Nostra
My Agile Privacy
Questo sito utilizza i cookie tecnici e di profilazione per garantire una miglior esperienza di navigazione e raccogliere dati statistici. Cliccando su ACCETTA si autorizzano tutti i cookie di profilazione e statistici. Cliccando su RIFIUTA o sulla "X" si rifiutano tutti i cookie di profilazione e statistici. Cliccando su PERSONALIZZA è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy