Una significativa cerimonia quella del 4 ottobre u.s., intitolata “Carfizzi che vince…Premio Campiello 2012 a Carmine Abate con La collina del vento”, dedicata dal Comune allo scrittore, illustre figlio di questo paese dalle antiche origini albanesi. La manifestazione, alla presenza di numerose autorità regionali e locali e di folto pubblico, si è svolta all’aperto, in uno spazio (largo Skanderberg) da cui si domina uno splendido paesaggio, che spazia dai monti della Sila al mar Jonio, e che richiama i luoghi descritti nel romanzo, liberamente ispirato alla sua terra di origine.
La Collina del Vento, coinvolgente saga familiare, è un inno alla sacralità della terra, che va difesa dall’ingordigia umana, dall’interesse di pochi contro il bene di tanti.
Abate, socio onorario della sezione di Crotone, nel suo libro “ambientalista” non fa solo riferimento alle enormi torri eoliche impattanti sul paesaggio, progetti spesso approvati “senza alcuna certificazione di incidenza ambientale”, ma ricorda le figure di Paolo Orsi e di Zanotti Bianco durante il periodo degli scavi archeologici finanziati negli anni ‘20 dalla società Magna Grecia in Calabria. Altre pagine ricordano la devastazione ambientale del territorio, causata dalla cementificazione selvaggia che provoca smottamenti del terreno con conseguente dissesto idrogeologico..
Il riferimento alle pale eoliche che avrebbero distrutto il paesaggio, alla vendita del suolo agricolo
per costruire un fantomatico villaggio turistico, con conseguente taglio di alberi e smottamento del terreno, la citazione di Zanotti Bianco rendono l’opera molto vicina alla sensibilità ed agli ideali dell’associazione.
Per sottolineare questa vicinanza “culturale”, la vicepresidente nazionale ha consegnato allo scrittore, nel corso della serata organizzata dal Comune di Carfizzi in suo onore, una targa d’argento, creata dal maestro orafo Michele Affidato, con la motivazione:
“Per l’impegno a favore della Calabria e la sensibilità ed attenzione alla salvaguardia del territorio e del paesaggio, beni da custodire per consegnarli alle future generazioni”.
Lo scrittore, nel ringraziare per la partecipazione di tanti concittadini e per i doni ricevuti, ha sottolineato il riferimento a Zanotti Bianco, ricordato come maestro di vita e di azione, promotore di un riscatto socio culturale di una regione, all’epoca molto povera.
Riscatto che si ripropone ancora oggi, anche se le condizioni economiche sono cambiate.
L’opera di Carmine Abate, apprezzata da critici e dal pubblico, contribuirà a far conoscere i valori autentici della società calabrese, tramandati da generazioni!
Crotone, 5 ottobre 2012
Teresa Liguori
Vicepresidente nazionale Italia Nostra