Italia Nostra

Data: 4 Maggio 2015

Il mare lametino

Decidere come prima uscita di andare al mare è stata l’occasione per verificare la qualità delle acque. Ancora, dopo anni di denunce la situazione, rispetto allo scorso anno non è cambiata. Il mare continua ad essere impraticabile perché “sporco”: vistose chiazze di colore scuro galleggiano poco distante dalla riva così come schiuma e rifiuti sparsi un pò dappertutto. Le cause? Come continua ad essere possibile tutto questo? Malfunzionamento dei depuratori e delle pompe di sollevamento? Si tratta di scarichi abusivi? Pratiche di sversamento che avvengono di notte? Non sappiamo se sia tutto questo, quello che sappiamo è che non è più possibile che anche quest’anno ci si avvicini alla stagione estiva con queste premesse. Chi dovrebbe controllare che fa? Chi compie tali scempi? Il nostro mare ,la nostra economia,ormai al collasso, non può permettersi ancora uno scempio così grave. La gente rimpiange quel mare  di  dieci anni-15 anni fa! È così misera la cultura e la consapevolezza da non comprendere quanto prezioso sia un mare curato e pulito?

Per come più volte sottolineato Italia Nostra ritiene necessaria una sinergia tra i Comuni a salvaguardia e tutela del mare. Occorre una forte azione di lotta, di controllo, di prevenzione. È arrivato il momento di provvedere alla mappatura degli allacci e scarichi abusivi. Niente più alibi e niente più sottovalutazioni. Per come si va ripetendo da tempo sia da parte nostra sia da una certa stampa avveduta  se il mare è sporco è per due motivi principali: da una parte i depuratori e le relative pompe di sollevamento che hanno negli anni creato diversi problemi e, dall’altra, esistono centinaia di allacci abusivi. Per i depuratori i cittadini pagano ogni anno soldini e le amministrazioni non possono lavarsene le mani come se la cosa non le riguardasse. Qualcuno davvero può pensare che possa essere registrato un rilancio del turismo nel lametino e sulle coste del Mar Tirreno senza un mare pulito? È la base, il punto di partenza essenziale ma per raggiungere questo obiettivo occorre il coraggio di chi si è posto ad amministrare la cosa pubblica come servizio e non come occasione per raggiungere fini ed interessi personali che contrastano con quelli di tutti.

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