L’attuale istmo, in parte sabbioso, in parte roccioso, formatosi tra il “Capo Arena” e la scogliera posta sul lato orientale dell’Isola (di) Dino, rischia di provocare, a breve, la pressoché completa saldatura dell’isola con la terraferma, trasformando l’isola in una penisola facilmente accessibile. Il fenomeno prelude al potenziale, completo insabbiamento, nel tempo, del suo intero perimetro occidentale ed alla conseguente, assai probabile, “antropizzazione spinta” di un luogo quasi incontaminato, in grado di annullare molte delle eccezionali prerogative di questo antico giardino della natura, una volta che il passaggio sia stato reso più facile e rapido dalla presenza del “ponte” venuto così a costituirsi. Il problema si presenta come una priorità assoluta. Che fare?
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