Italia Nostra

Data: 11 Marzo 2016

Impianto di San Sago: studio per la valutazione di incidenza a salvaguardia del mare e delle aree Sic di Praia a Mare e Maratea

Italia Nostra, il Comitato per le bonifiche terreni, fiumi e mari della Calabra, il Movimento ambientalista del Tirreno nell’eventualità di una istanza di riapertura dell’ impianto per il trattamento di rifiuti liquidi speciali e compostaggio in località San Sago del Comune di Tortora , per il quale ribadiscono la loro assoluta contrarietà, con una nota inviata al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria e Basilicata, all’Assessore Regionale Antonella Rizzo ed al Ministero dell’Ambiente hanno richiamato l’ attenzione di queste Amministrazioni sull’ art 6 del DPR 120/2003 il quale al comma 3 prevede che tutti gli interventi che possono avere una incidenza significativa sul mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti in un sito Natura 2000 devono essere oggetto di uno studio volto ad individuare e valutare i principali effetti che detti interventi possono avere sul sito stesso tenuto conto degli obiettivi di conservazione del medesimi. La Valutazione di incidenza è quindi il “procedimento di carattere preventivo quale è necessario sottoporre qualsiasi intervento (nel nostro caso l’impianto di San Sago) che possa avere incidenze significative su un Sito di Interesse Comunitario.

Tale studio per la Valutazione di Incidenza è stato mai fatto ed approvato dalla Regione Calabria per l’impianto di San Sago?

I Siti di interesse comunitario presenti nelle immediate vicinanze dell’impianto in questione e quelli sulla costa tirrenica versante regione Basilicata e Calabria sono i seguenti:

SIC IT 9210265 “Valle del Noce”.:

SIC IT9210155 “Marina di Castrocucco”;

SIC IT9210160 “Isola di Santoianni e costa prospiciente”;

SIC IT9210015 “Acquafredda di Maratea”;

SIC IT9310034 “Isola di Dino”,

SICIT9210035 “Fondali Isola di Dino-Capo Scalea”.

L’impianto di trattamento dei liquami di San Sago, oggi chiuso, come noto ha sversato e sverserebbe le sue acque reflue nel Fiume Noce a poca distanza dal SIC “Valle del Noce” e tramite questo, dopo un breve tragitto, tali acque si riverserebbero nel Mar Tirreno sulle coste di Maratea, Tortora e Praia a Mare dove sono presenti i SIC marini sopra riportati.

È innegabile che il corpo idrico recettore costituito dal fiume Noce non è in grado di sopportare, oltre gli scarichi già provenienti dagli impianti di depurazione cittadini a monte della foce, un ulteriore carico di sostanze, per gli apporti che potrebbero provenire anche dall’impianto di San Sago che in passato sono stati dichiarati in più occasioni, a dir poco, non conformi e di molto eccedenti quelli assentiti. Quali sarebbero le conseguenze di una tale evenienza su habitat e specie estremamente vulnerabili presenti nei siti costieri?

Lo stato degli Habitat marini e delle specie dei SIC della costa Tirrenica Calabrese, ma anche della Basilicata, dove per un gioco delle correnti le acque del Fiume Noce si diffondono, sono già oggi, chi più, chi meno, sensibilmente compromessi per quanto è avvenuto nel mare in questi ultimi due decenni: l’impianto di San Sago è comunemente considerato tra le più significative cause di tale situazione.

E solo dal complessivo miglioramento della qualità delle acque marine che può invertirsi questa tendenza negativa che determinerebbe nel giro di pochissimi anni la completa perdita di significatività dei Siti in questione e dell’intero territorio anche sotto l’aspetto turistico.

Lo studio di incidenza quindi , non solo deve contenere tutti gli elementi necessari per individuare e valutare i possibili impatti che l’intervento avrebbe sulle specie e sugli habitat per cui i siti richiamati sono stati designati, ma soprattutto deve partire da una verifica dello stato attuale degli habitat e delle specie attraverso una osservazione diretta degli stessi e non desumibile sulla carta attraverso studi già confezionati che non hanno più alcuna rispondenza scientifica con la realtà.

Solo sulla base di questa verifica che misurerà il grado ed il livello di sopportabilità degli habitat e delle specie presenti dovranno essere valutati gli impatti diretti ed indiretti che l’intervento può avere con riferimento al sistema ambientale nel suo complesso.

 

Italia Nostra – Presidio di Praia a Mare

Comitato per le bonifiche terreni, fiumi e mari della Calabria

Movimento ambientalista del Tirreno Francesco Cirillo

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