Le associazioni firmatarie da tempo denunciano i continui scempi perpetrati anche all’interno di aree protette ai danni dell’ingente e prezioso patrimonio forestale come, in particolare, nel parco nazionale della Sila.
Nel territorio dei comuni di Spezzano della Sila, di San Giovanni in Fiore e di Longobucco sono avvenuti recentemente dei tagli forestali intensi, irrazionali ed illegali, denunciati dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, tagli che hanno messo a nudo il manto vegetale, causando danni rilevanti all’ecosistema, (con conseguente rischio di dissesto idro-geologico), oltre che al paesaggio montano. Le associazioni firmatarie stanno assistendo con preoccupazione al fatto che, ormai da qualche anno, le risorse naturali che stanno all’origine della costituzione del parco Nazionale della Sila vengono sempre più sottoposte ad uno sfruttamento incompatibile con la necessità, valida ovunque ma inderogabile in un’area protetta, di tutelare l’ecosistema forestale.