Gradiremmo che sulla questione rifiuti venisse subito fuori la discontinuità con i metodi ed i sistemi del passato. Con molta onestà dobbiamo rilevare che i primi passi del nuovo corso regionale sono simili a quelli di recente memoria ed in particolare ci riferiamo all’“emendamento Orsomarso” che autorizzava in maniera “straordinaria” il ricorso agli impianti privati per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti.
Il tema torna all’ordine del giorno del Consiglio regionale per essere prorogata di un ulteriore anno. Ci si continua ancora a trincerare dietro il rischio di una nuova, ennesima, emergenza on la conseguenza di favorire i privati del settore e distogliere quelle risorse che, investite in un piano razionale e “verso rifiuti zero”, potrebbero risolvere in tempi rapidi l’annosa questione dei rifiuti calabresi. Così non va. Basta con le proroghe, i commissariamenti e l’emergenza continua. Occorre avere il coraggio di cambiare pagina e subito. Non è male ricordare come si espresse la Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti nel 2011: “un sistema di potere, da tutelare e prorogare ad ogni costo e per più tempo possibile, basato sugli appalti, sulle consulenze esterne e su tutti quei meccanismi di potere che caratterizzano un istituto emergenziale che, in alcuni casi, ha creato più danni di quelli rinvenuti all’atto dell’insediamento o del subentro in luogo di alcune amministrazioni locali”.
Stiamo attenti a che quegli strumenti straordinari a colpi di deroghe non continuino ad essere in vigore e segnare la quotidianità. La nuova legislatura targata Oliverio, sia in grado di dimostrare che cambiare si può e si deve. Stiamo attenti a che di qua a qualche mese non ci si trovi a dovere affrontare nuove emergenze rifiuti. Il rischio è molto serio. La politica dimostri serietà.
Giuseppe Gigliotti – responsabile Italia Nostra Regione Calabria, settore ambiente
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